Il doppio fallimento dell’uomo portato da Sensibile

Cristian Bertani, 31 anni, è arrivato alla Sampdoria nel luglio dello scorso anno e insieme a Federico Piovaccari avrebbe dovuto formare un attacco atomico per riportare la Sampdoria in serie A nel giro di una stagione. Arrivato dal Novara, dove nel campionato precedente aveva realizzato 21 reti risultando tra i marcatori più prolifici della serie cadetta e spingendo i piemontesi verso una storica promozione nella massima categoria, con la Samp aveva iniziato molto bene.
Firmava gol pesanti e, soprattutto, era entranto nel cuore della tifoseria grazie al carattere dimostrato nelle sue prestazioni. Ma dopo qualche mese la sua stella è andata spegnendosi. Il cambio di allenatore, a Gianluca Atzori subentrò Beppe Iachini, e un deciso intervento della società sul mercato di gennaio, lo hanno relegato in un ruolo da comprimario fino a confinarlo in panchina o tribuna. Non si sa quanto la vicenda calcioscommesse abbia influito sul rendimento del giocatore e sull’opportunità di impiegarlo.

Ma Bertani, quando è emerso con chiarezza che aveva un ruolo nell’inchiesta portata avanti dalla procura di Cremona, ha addirittura fatto ritorno a casa sua a Legnano interrompendo anche gli allenamenti con la Sampdoria.