
I più felici del bel successo di questa ventinovesima edizione del «Premio Rapallo-Carige» erano, alla fine, il sindaco di Rapallo Giorgio Costa, il direttore della comunicazione di Carige, Antonello Amato e il curatore principe Pierantonio Zannoni. Ha detto il sindaco rapallese: «Appena sceso il sipario su questa edizione, ero già tuffato nella prossima, la trentesima, un traguardo sontuoso che dobbiamo valorizzare al massimo».
Lo stesso Amato, salito sul palco a premiare Serena Dandini ha sottolineato come certi romanzi servono al riscatto sociale e come questo Premio, ormai a livello nazionale, sia stato realizzato anche con accettabili impegni finanziari. «Segno - ha detto - che si possono ottenere ottimi risultati badando più al contenuto che al resto».
Molto contento anche il vicepresidente di Carige Alessandro Scajola, che rappresenta da tanti anni il vertice management bancario: «Questa edizione ha costituito un forte salto di qualità su piano letterario, un rinnovamento che il Premio meritava. Inizia un nuovo ciclo anche dal punto di vista letterario». Ed ha aggiunto: «Come sempre la nostra Banca segue con amore questi fatti culturali, in particolare questo che racconta l'universo femminile».
Successo dunque su tutta la linea, sia da parte dello staff Carige (Alfredo Maio, la impeccabile Maura Fioravanti, il solerte Stefano Pitto), sia da quello comunale di Rapallo, dal segretario generale Achille Maccapani, sulla tolda organizzativa alla insostituibile Monica Solari a tutti i collaboratori che il sindaco ha messo alla frusta, con risultati ottimi.
Una platea ricca, ma soprattutto «ospiti» dello spettacolo di tutto rispetto: da Massimo Giletti (finalmente un conduttore che sa parlare l'italiano e propone sempre riflessioni approfondite, pur in un clima divertito), Claudia Pandolfi semplice e bellissima, attrice di punta, lettrice di lusso, infine Cesare Bocci, il «braccio destro» di Montalbano simpatico e professionalmente ineccepibile.
Dacia Maraini ha ovviamente celebrato l'universo femminile: «Questo Premio ha il merito di far conoscere le donne che scrivono, che in passato spesso venivano dimenticate».
Insomma gran festa, in uno splendido scenario: Villa Porticciolo. «Rapallo - ha detto con orgoglio Giorgio Costa - ha spaccati suggestivi che vogliamo valorizzare. La trentesima edizione vivrà anche per questi scenari incomparabili».
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