La Sampdoria oggi a Catania proverà a rimettersi in carreggiata, dopo il passo falso con l'Udinese. Servirà una gara gagliarda, coraggiosa: un po' come si era visto due settimane fa a Firenze. «È un'altra partita da giocare con l'elmetto, che non ci siamo mai tolti né mai ci toglieremo, anche se abbiamo visto che, anche con l'elmetto, qualche partita la si può comunque perdere», chiosa Ciro Ferrara, rispolverando il tormentone che portò fortuna ai blucerchiati prima del derby. La nota lieta è il recupero di Eder che «è regolarmente convocato» ma che verosimilmente partirà dalla panchina, al pari di Pozzi. L'attaccante titolare, nel 4-1-4-1 che sta garantendo alla squadra maggiore solidità, sarà ancora una volta Maurito Icardi. «Il gruppo sta bene, gli unici che resteranno a Genova sono Munari e Juan Antonio» dice Ferrara, glissando sul lungodegente Maxi Lopez, che non tornerà in campo prima di fine gennaio.
Il Catania di Rolando Maran l'allenatore che l'anno scorso alla guida del Varese aveva conteso la promozione in A alla Samp sino alla finale play off è formazione di grande qualità, soprattutto tra le mura amiche. «Gran parte della loro forza la trovano davanti al loro pubblico. Una squadra veloce e aggressiva, che ha elementi molto dotati nell'uno contro uno, nel creare superiorità numerica».Serve una reazione, dopo la sconfitta di lunedì scorso: un ritorno al passato, dopo le sette sconfitte consecutive e quindi i tre risultati utili di fila. «Ci siamo fatti male da soli, con l'Udinese. Ma la reazione c'è stata. Abbiamo corso e creato occasioni, il loro portiere è stato bravo», sottolinea ancora Ferrara, che non teme più di tanto il calore del Massimino: «Qui ci sono professionisti seri, devono essere abituati a qualsiasi campo».
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