Ma i conti dell'Ufficio di presidenza restano un tabù

«Con tutti i dati che vi ho dato, ne volete altri? Guardi, io giro con la mia macchina, uso l'auto di servizio solo per motivi istituzionali. Mi sono tagliato anche le spese di rappresentanza. Cosa volete di più?». Vogliamo le spese dell'Ufficio di Presidenza della Regione Liguria, così come avevamo richiesto formalmente con una email all'indomani della bufera sui rimborsi dei gruppi consiliari regionali che dal Lazio ha travolto tutti gli enti, Liguria compresa. E così come il presidente del consiglio della Regione Liguria, Rosario Monteleone, aveva promesso di darci e che invece ieri non ha fatto.
Perché nelle tabelle, la stessa a onor del vero che aveva mandato qualche giorno fa, il presidente Monteleone ha indicato soltanto un riepilogativo generico e sommario, ancor più di quello fornito dai suoi colleghi di palazzo, con il costo complessivo del consiglio e dell'Ufficio di Presidenza insieme, dal quale però non è possibile capire - perché i dati sono tutti aggregati - ad esempio, quanto costa ai cittadini liguri il personale di quest'ufficio. Quali sono - e se ci sono, così come negli altri gruppi politici - capitoli di spesa come la cancelleria, la ristorazione, le missioni, il trasporto, l'acquisto di libri e riviste, le spese postali, le consulenze, il noleggio di attrezzature o le spese di rappresentanza.
«C'erano 50mila euro di rappresentanza, e ora non ci sono più - risponde Monteleone -. Il presidente del consiglio ha speso per partecipare a varie iniziative 3.286 euro comprensivo di viaggi, da inizio anno ad oggi». Ma dell'Ufficio di presidenza, fanno parte anche altri componenti: il vicepresidente, i segretari. E i loro conti? «Nessun altro componente ha avuto rimborsi per missioni, glielo ripeto: sono state abolite. Sono state fatte sempre a titolo gratuito», ribadisce Monteleone che comincia a spiegare che nei 3 milioni 846mila euro messi a bilancio nel 2012 (dal 1° gennaio al 21 settembre 2012) sono compresi gli stipendi dei cento dipendenti del consiglio, ovvero segretari generali, vicesegretari, dirigenti, funzionari, impiegati. Che i 3 milioni 388mila alla voce ex consiglieri, riguardano i vitalizi. Che al punto 7, «spese generali di funzionamento» pari a 1 milione 454mila e rotti, sono compresi i costi del consiglio e dell'Ufficio di presidenza, le compartecipazioni dell'ente ai valori per la Resistenza per 50mila euro, quella ai giuliano-dalmati, eccetera, eccetera.
Però, confrontando i suoi dati con quelli del bilancio di previsione dell'Assemblea Legislativa della Liguria per il 2011, sempre gestione Monteleone, proprio sulla voce di «spese generali» risultano 5milioni 662mila, 2 milioni in più rispetto allo specchietto di spesa del 2012, calcolando anche i tre mesi che mancano alla fine dell'anno. Anche nelle spese per il personale dell'assemblea i numeri sono diversi, con uno scarto di quasi un milione e mezzo da un anno con l'altro. Eppure la gestione era sempre la stessa, e il presidente era ed è sempre Rosario Monteleone.


Ma il problema è e resta lo stesso: la richiesta di trasparenza non si esaurisce nel sapere se i costi sono aumentati o diminuiti, piuttosto chiarendo a cosa corrispondono le singole voci di spesa. Per liberare il campo da malpensanti, dubbi e forcaioli. Possiamo conoscere il dettaglio? «Vi ho già dato tutto». Il presidente ci stringe la mano e se ne va.

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