Magdi Allam: «Leggerò il Corano in piazza»

Un musulmano convertito al cattolicesimo che leggerà il Corano nelle piazze d'Italia. Non per propagandarlo, ma per mettere in guardia gli occidentali sui pericoli che ritiene che il testo sacro nasconda per la libertà della società com'è concepita sulla sponda nord del Mediterraneo. È il progetto annunciato alla conviviale dei Rotary genovesi da Magdi Allam, profondo conoscitore del mondo islamico, giornalista e scrittore nel mirino dei fondamentalisti da quando si è pubblicamente convertito alla fede cattolica denunciando nel contempo i rischi che comporta per la pace il crescente poter acquisito dai movimenti integralisti in Medio Oriente. «Il Corano non va bruciato, va letto con attenzione e io presto comincerò a leggerlo pubblicamente - ha detto Allam, che dopo la conversione e il battesimo ricevuto da Papa Giovanni Paolo II ha aggiunto a Magdi anche il nome Cristiano- perché qui in Europa bisogna conoscerne anche i versetti più violenti che gli islamici cercano di non diffondere troppo in Occidente».
Introdotto dal presidente del Rotary Club Golfo Paradiso Mauro Ferrando, Magdi Cristiano Allam più che presentare il suo ultimo libro «Europa cristiana libera» ha ripercorso la storia dell'Islam, mettendo in guardia contro la debolezza ideologica dell'Occidente, che secondo lui sull'altra sponda del Mediterraneo è visto come una terra di conquista. È un lungo elenco degli errori dell'Occidente quello sgranato dall'ex vicedirettore del Corriere della Sera di origine egiziana: dall'appoggio economico e politico degli Stati Uniti al movimento dei Fratelli Musulmani - che hanno poi preso le redini delle rivolte della cosiddetta Primavera Araba - in funzione anti Al Quaeda, alla definizione papale del Corano come «libro celeste».

«Il Corano - sostiene Allam- in realtà è diviso in due parti, quella scritta alla Mecca che appare più pacifica e contiene principi generali, e quella scritta a Medina nella quale appaiono versetti più violenti nei quali si parla anche dell'uccisione degli ebrei e dei cristiani. Questi brani non sono molto conosciuti e pubblicizzati perché nel Libro stesso si riconosce la possibilità di mistificare la propria fede se necessario».

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