(...) sui temi della salute dei bambini.
E in questi giorni l'argomento più gettonato è proprio l'influenza. «È arrivata - dice Ferrando - non vi è alcun dubbio: sia nei bambini sia negli adulti. Ma sono aumentate notevolmente anche le broncopolmoniti». Anzi, c'è di più. «Attualmente la situazione sembra più grave di quella dell'anno scorso e con l'apertura delle scuole avremo una accentuazione dell'epidemia», commenta il medico. Che aggiunge qualche consiglio pratico: «Ricordo che a nulla servono i farmaci per prevenire e curare l'influenza. Se viene contratta uniche cose da fare sono: riposo, idratarsi tanto e non prendere freddo. In pratica basta mettere in pratica il vecchio detto latte, lana e letto. gli antibiotici non servono per l'influenza ma solo in casi particolari se insorgono complicazioni.»
I medici sottolineano che anche l'uso di farmaci antinfiammatori deve essere condotto con molta attenzione, sotto controllo dello specialista. «Gli antinfiammatori - dice Ferrando - hanno più effetti collaterali degli antibiotici e vanno usati con molta attenzione e precauzione nei bimbi e negli adulti. Io stesso prima di Natale ho visitato in ospedale due amici ricoverati, uno operato, per emorragie intestinali gravi da antinfiammatori. Gli unici antinfiammatori consentiti in età pediatrica sono il paracetamolo e il ibuprofene».
Continuano i consigli anche in caso di insorgenza della tosse. «Occorre bere tanto e il vecchio latte e miele è una panacea - dice il pediatra - che sconsiglia vivamente di usare farmaci mucolitici in piccoli pazienti sotto i due anni di età».
La vaccinazione è uno strumento utile, l'unico dicono i medici, per arginare l'epidemia e per proteggere i soggetti a rischio (tra cui i bambini piccoli). Insieme alla raccomandazioni dell'Istituto superiore di sanità che sono sempre buona norma da seguire per proteggersi dalle infezioni. Innanzitutto bisogna lavarsi spesso le mani, in assenza di acqua, va bene anche l'uso di gel alcolici. È fondamentale anche una buona igiene respiratoria: bisogna coprire bocca e naso quando si starnutisce o si tossisce e se per farlo si usano le mani e non il braccio all'altezza del gomito il gomito bisogna lavarsele subito. Inoltre è opportuno che chi ha l'influenza in fase febbrile si isoli a casa, specialmente con la patologia è in fase iniziale.
L'evidenziazione che un gesto semplice ed economico, come il lavarsi spesso le mani, in particolare dopo essersi soffiati il naso o aver tossito o starnutito, costituisce un rimedio utile per ridurre la diffusione dei virus influenzali, così come di altri agenti infettivi.
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