Ultim'ora
Roma, crollo ai Fori imperiali: persone sotto le macerie
Ultim'ora
Roma, crollo ai Fori imperiali: persone sotto le macerie

L'ultimo agguato di Ranucci: cestina la diffida del Garante

Show di Report anti Fdi. Ghiglia: "Gravissimo diffondere la mia corrispondenza e le mie chat"

L'ultimo agguato di Ranucci: cestina la diffida del Garante
00:00 00:00

Scintille e poi l'incendio che divampa ancora prima della messa in onda della puntata. Agostino Ghiglia contro Sigfrido Ranucci con uno scambio di colpi durissimo. Fino alle 22,20 quando, puntuale, arriva in video il nuovo attacco a Ghiglia e all'Authority. Anche se Ghiglia aveva diffidato Report: "Fermatevi".

Più precisamente, la diffida alla Rai parte nel pomeriggio: Report non può andare in onda. Lo sciame dei social targati Report dimostra un saccheggio continuo delle chat e della corrispondenza del membro dell'Authority sulla privacy. Dunque, secondo Ghiglia queste continue intrusioni devono finire e per questo la Rai è avvertita. "Non c'è stato nessun materiale trafugato - replica a muso duro Ranucci - o intrusioni informatiche. Quello che tenta di fare Ghiglia è mettere un bavaglio. È gravissimo - ecco la dichiarazione di guerra - si tratta di interruzione di servizio pubblico".

La Rai studia il caso, poi dà il via libera a Ranucci, anche perché il blocco porterebbe un grave danno economico. E intanto le opposizioni si scatenano. "Ci aspettiamo che Agostino Ghiglia si dimetta immediatamente da un ruolo che evidentemente non ricopre con onore e disciplina - affermano in una nota i parlamentari 5 Stelle nelle Commissioni cultura di Camera e Senato - ma come mero esecutore degli ordini di un partito, Fratelli di Italia".

Sulla stessa lunghezza d'onda Angelo Bonelli, leader di Avs: "Il Garante della privacy non può trasformarsi in uno strumento di intimidazione contro chi fa giornalismo, Ghiglia e tutti i vertici dell'Authority devono dimettersi immediatamente".

Repliche e controrepliche si susseguono per tutta la sera. Ghiglia ritiene che i suoi diritti siano stati calpestati, dall'altra parte si grida alla censura. "Si evince con chiarezza - insiste l'ex parlamentare di FdI - che sia avvenuta un'acquisizione illecita di dati personali, mediante violazione di corrispondenza riservata. Vi diffido formalmente dal pubblicare ulteriormente tali contenuti, in qualunque forma, nel corso della trasmissione Report".

Ma Ranucci non ha alcuna intenzione di deputare immagini e parole. Il punto infiammato è sempre l'incontro con Arianna Meloni il 22 ottobre, poche ore prima della riunione dell'Authority in cui si decide la multa da 150mila euro a Report per la diffusione della telefonata fra Gennaro Sangiuliano e la moglie Federica Corsini. Un audio in cui lui le confessava il tradimento con Maria Rosaria Boccia. "Sono andato in via della Scrofa a parlare con Italo Bocchino - ripete da giorni e giorni Ghiglia - poi ho incrociato Arianna Meloni e l'ho salutata brevemente".

Report ribatte tirando fuori una mail che il 21 ottobre Ghiglia invia alla sua segretaria, scrivendo: "Domani vado da Arianna". Il meeting era stato organizzato prima e non era casuale? "Il mio vado da Arianna - risponde Ghiglia - significa vado al Secolo d'Italia perché la sede di FdI e il Secolo sono nello stesso posto. Io sono andato da Bocchino per parlare del mio nuovo libro che presenteremo insieme il 14 novembre a Bologna. Ma se anche fosse ? - si chiede Ghiglia sempre più furioso - Non sono libero di incontrare chi mi pare? Nessuno - è la conclusione - mi ha chiesto nulla".

Ma ormai è polemica a tutto campo. Per Report, Ghiglia avrebbe chiesto alla sua segretaria di inserire i reclami di Sangiuliano e della consorte "fra quelli urgenti da trattare". "Tanto urgenti sono stati questi ricorsi - ironizza lui - che stavano scadendo i termini per la pronuncia. Io ho solo chiesto alla mia assistente informazioni sullo stato di questi ricorsi". Bordate su bordate. Di qua e di là. Alle 22.20 Report manda in onda regolarmente il lungo reportage su Ghiglia e il Garante. Ranucci in camicia blu mostra le foto dei quattro componenti dell'Authority e spiega: "C'è un filo che li lega alla politica". Poi sottolinea che Ghiglia è andato in via della Scrofa con l'auto di servizio.

E in un primo momento sarebbe stato favorevole a infliggere una sanzione più blanda: l'ammonimento. Poi si sarebbe convertito alla multa. E anche Walter Verini, capogruppo Pd in Commissione Antimafia va all'attacco: "Un Garante che non garantisce regole e libertà può rimanere al suo posto?".

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica