Con Palombo «torna» anche Romero per sbarrare la porta alla Juventus

(...) La rifinitura - davanti agli occhi di Edoardo Garrone, Sagramola e Osti - ha consentito di archiviare al meglio il problema portieri. Sia Romero, sia Da Costa hanno smaltito almeno in gran parte i rispettivi acciacchi e sono partiti coi compagni alla volta del Piemonte. L'argentino, titolare conclamato, dovrebbe essere della partita, ma alle sue spalle scalpita il navigato Berni - lui sì sano come un pesce - che nelle gerarchie di Rossi ha soppiantato proprio Da Costa, diventato obiettivo primario dello Spezia, club cadetto affidato da qualche ora ad una vecchia conoscenza del mondo blucerchiato: Gianluca Atzori. La sola novità - sgradita - di giornata riguarda Nicola Pozzi, appiedato da un risentimento muscolare al polpaccio sinistro. L'attaccante era destinato alla panchina - con Eder e Icardi nell'undici di partenza - ma sarebbe potuto diventare utile a gara in corso, anche in ossequio ad una tradizione che lo vuole «bestia nera» dei bianconeri, da lui impallinati già cinque volte, due delle quali nel prestigioso 3-3 datato 2010. Così, come cambio delle punte non rimane che il giovane Savic.
Per il resto, formazione già delineata, con Berardi ed Estigarribia strafavoriti per le due fasce di centrocampo e affiancati al trio centrale composto dai ragazzi prodigio Obiang, Kristcic e Poli. In particolare lo spagnolo e il trevigiano - al pari di Icardi - avranno stasera motivazioni speciali, data la corte spietata di Madama nei loro confronti. Nessuno dei tre ha manifestato dialetticamente qualche «incrinatura» nel rapporto con la Samp, ma i rispettivi procuratori hanno confermato l'interessamento bianconero che, comunque, non sfocerà in alcunché di concreto almeno sino alla prossima estate. Semmai, nelle prossime settimane, potrà scattare il meccanismo dell'opzione.
Per la cronaca, l'ultimo exploit blucerchiato nella Torino bianconera risale alla stagione 2004-2005, auspice il tap-in vincente di Aimo Diana. Vero che la Conte band non becca gol in casa da 541 minuti, ma l'assenza contemporanea di Chiellini e Lichtsteiner potrebbe cancellare qualche «sicurezza».

Senza contare che un gruppetto di doriani - Palombo, Gastaldello, Poli, Kristcic - ritroveranno Beppe Marotta, deus ex machina bianconero, che li portò in blucerchiato: cercheranno di dimostrarsi degni (oltreché grati) di quella scelta.

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