la parola ai lettori

2REALTÀ CAPOVOLTA
I veri «poveri figli di mamma»

sono i poliziotti che subiscono
Quei poveri figli di mamma… Tanti anni fa Pier Paolo Pasolini, certo non sospetto di simpatie di destra, ricordava agli italiani, almeno a quelli che sanno leggere, che i figli di mamma, i figli del popolo, non erano gli eversori che col pretesto di cambiare il mondo incendiavano, picchiavano, distruggevano (molto spesso ricchi figli di papà!), ma gli altri, i poliziotti, quelli che per il loro quotidiano lavoro devono fronteggiare una violenza tanto cieca quanto stupida rimettendoci spesso la salute e talvolta la vita.
Posso capire che in particolare i giovani, sconvolti e frastornati dalla crisi che non cessa, vogliano protestare contro un sistema che riesce ad essere forte coi deboli e debole coi forti: non accetto però che la legittima protesta diventi violenza indirizzata in particolare contro chi, malpagato e malprotetto, veglia come può alla protezione del bene comune.
Quando muore un manifestante (vedi l'ormai famoso caso di Carlo Giuliani eretto a martire proletario e colpito mentre cercava di ammazzare due carabinieri!) le commemorazioni continuano all'infinito, bell'esempio da imitare per le giovani generazioni; quando muore un poliziotto, poche righe sulla cronaca, un tiepido memento da qualche Autorità istituzionale, e poi il silenzio, la famiglia lasciata sola col suo dolore.
Riflettiamo su dove ci porterà questo andazzo: i meno giovani, ma anche i giovani se hanno studiato la storia, dovrebbero ricordare da cosa nacque e come cominciò la DITTATURA NAZISTA !
2LA REPLICA DEGLI AGENTI
Grillo venga al nostro congresso

per dirci di togliere il casco
Grillo invitato ufficialmente al Congresso Provinciale del Coisp di Genova. Siamo pronti a metterlo faccia a faccia coi servitori dello Stato feriti in maniera grave dai manifestazioni di Piazza. Lo vada a raccontare a loro di togliersi il casco!!
Considerato che Grillo continua ad usare toni poco consoni per denunciare l'ennesime violenze di piazza, nei confronti dei «soldatini blu», come da lui chiamati, i quali dovrebbero togliersi il casco e manifestare anche loro con il resto della piazza, ricordiamo che i poliziotti non sono degli invertebrati senza cervello, come lui vorrebbe far credere, ma sono degli uomini e delle donne che ogni giorno, come tanti altri onesti lavoratori, indossano la loro tenuta da lavoro, per difendere quei diritti di democrazia, legalità e rispetto delle Istituzioni. Se salta questo meccanismo, il paese sarebbe in preda all'anarchia in men che meno!!
È troppo facile lanciare inviti irrealizzabili e irresponsabili, facendo finta di non sapere che la legalità è un principio basilare per la pacifica convivenza. Se Grillo vuol candidarsi a guidare questo paese, impari a conoscere tutti i cittadini, anche i poliziotti: incominci venendo al congresso del Coisp che si terrà il prossimo gennaio, così avrà modo di parlare direttamente, senza il filtro di internet, con tutti quegli operatori che, svolgendo il proprio lavoro, hanno subito gravi ferite per colpa di qualche pacifico manifestante!!».
Matteo Bianchi
Segretario Generale Provinciale Coisp
2PROVOCAZIONI ASSURDE
I colpi con le mazze da baseball

li prendono i «soldatini blu»
Invito i soldati blu a non togliersi il casco dalla testa onde non farsela spaccare dai professionisti della violenza di piazza. Forse Grillo fa finta di non sapere che a Torino un agente di polizia, giovedì, è stato gravemente ferito a causa delle mazzate da baseball che gli avevano rotto il casco protettivo e che gli erano state assestate da quei delinquenti con cui, secondo la strampalata filosofia grillesca, dovrebbe fraternizzare. Solo una straordinaria ipocrisia può far taroccare a Grillo la realtà: i soldati blu sono costretti a reagire alle provocazioni violente di quei gruppuscoli che guadagnano sistematicamente la testa dei cortei per scatenare incidenti e scontri in cui spesso vengono coinvolti anche quegli operai, studenti e precari che hanno tutto il diritto di manifestare pacificamente il proprio dissenso»!
Gianni Plinio
responsabile Sicurezza Pdl Liguria
2SCONTRI DI PIAZZA
La violenza non è giustificabile

Neppure per le forze dell'ordine
Lo sciopero indetto dalla Cgil contro la politica del governo Monti in alcune città italiane ha visto episodi di violenza che noi giudichiamo negativamente. Però non possiamo giustificare la violenza contro i lavoratori in lotta che, in tutti i modi, cercano di difendere il loro posto di lavoro contro i tagli provocati dal governo di usurocrati di Mario Monti. Le affermazioni di Grillo, portavoce del M5S, ci vede concordi, in molti altri stati europei le forze dell'ordine si sono riuniti ai manifestanti perché anch'essi colpiti dai tagli voluti dalla Comunità europea, sono state le uniche espressioni concrete e sensate che il «comico genovese» abbia pronunciato dalla nascita del suo movimento. Ci rimane però un dubbio: non è che Grillo ha scopiazzato da movimenti che sempre si battono e continueranno a battersi per una «vera rivoluzione italiana»?
Dottor Mario Troviso
Coordinatore prov. Forza Nuova Genova
2DELINQUENZA E CONTESTAZIONE
La legge in Italia non tutela

chi difende i cittadini
Caro Lussana, in Italia siamo pieni di delinquenza (rapine, furti, aggressioni etc.) aggiungiamo anche i soliti contestatori (delinquenti).
Io stessa stanotte alle 2 (per fortuna ho l'allarme) ho avuto un tentativo di effrazione.


D'ora in poi fermerò ogni poliziotto che incontro dichiarandogli la mia solidarietà per ciò che fa: rischiando spesso la vita per difenderci in cambio di uno stipendio PICCOLO, per poi venire accusati di violenza!
Io ho vissuto il G8 e non lo dimenticherò mai! Ma come funziona la legge in Italia?
Mercedes Galeotti Calissano

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