La Samp cambia pelle per battere il PalermoOre 15 al Ferraris, forfait di Krsticic

Munari e Soriano al posto di Poli e Krsticic a centrocampo. Si rivedono anche Costa in difesa ed Eder in attacco. La Sampdoria cambia pelle nella gara di oggi a Marassi (ore 15) contro il Palermo. Match che i blucerchiati avranno l'obbligo di vincere, non tanto per fare favore ai «cugini» nella lotta salvezza, quanto soprattutto per mettere in cassaforte la propria classifica. Già, perché la squadra di Delio Rossi ha 36 punti e - a otto giornate dalla fine - non si può ancora dire certa della permanenza nella massima serie. Soprattutto a una settimana da un derby che si annuncia infuocato.
A proposito, i diffidati sono due (Romero e De Silvestri) e dovrebbero entrambi scendere in campo dall'inizio. La tegola dell'ultima ora è l'assenza di Krsticic: il centrocampista serbo non è stato convocato per un problema muscolare alla coscia destra. Lui sì che sarà risparmiato, di fatto, in vista del derby. Fuori per squalifica anche Poli. A centrocampo spazio a Obiang centrale, con Munari e Soriano a supporto. Confermati De Silvestri ed Estigarribia sulle fasce. In difesa il rientro di Costa, per dare qualche certezza in più ad un reparto che - nelle ultime tre partite - ha subito 5 gol (solo un punto conquistato, a Bergamo). L'ex reggino ritroverà il suo posto al fianco di Palombo e Gastaldello. In avanti Maxi Lopez, pur non al meglio, è stato convocato. In linea di massima però dovrebbe partire dall'inizio ancora Maurito Icardi, che ha tanta voglia di tornare al gol dopo le ultime opache esibizioni. L'argentino giocherà in tandem con Eder.
I blucerchiati - caricati ieri a Bogliasco anche dal presidente Edoardo Garrone, salito al Mugnaini insieme al d.s. Osti e al d.g. Sagramola - sono parsi un po' troppo distratti, negli ultimi tempi, dalle tante voci sul futuro. Delio Rossi però è sempre stato molto chiaro, e non ha mai gradito parlare anche del suo prolungamento di contratto (un biennale sarebbe alle porte...) di fronte ad obiettivi «quasi» raggiunti.


La gara di oggi col Palermo, con un piede e mezzo in B ma rilanciato dalla vittoria sulla Roma, è un bivio pericoloso. Tra l'altro, giusto i rosanero due anni fa condannarono matematicamente i doriani alla retrocessione. E la vendetta, si sa, è un piatto da gustare freddo.

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