Samp, quattro dietro e palla a Icardi

La Sampdoria cambia pelle, nella sfida di oggi (ore 15) contro la Roma. Non solo per le assenze di Palombo ed Eder, che riporteranno Rossini e Soriano tra i titolari, ma anche a livello tattico. Questa volta Delio Rossi si affiderà ad un inedito 4-4-1-1 e cercherà di sfruttare l'effetto sorpresa contro una Roma che - dopo l'esonero di Zeman - si presenterà a Marassi non senza incognite. Il tecnico riminese ha «bocciato», almeno per il momento, il neoacquisto Sansone, non considerato pronto per giocare dall'inizio. Decisione che ha destato sorpresa, anche perché l'ex attaccante del Torino era stato prelevato, sul mercato di gennaio, proprio per vestire i panni di vice Eder. Evidentemente però le gerarchie non sono così scontate, e Delio Rossi preferisce - soprattutto in una gara complicata come quella contro i giallorossi - affidarsi a Soriano trequartista, alle spalle di Icardi unica punta.
Altra novità sarà poi la difesa a quattro, con De Silvestri arretrato a destra, Rossini e Gastaldello centrali e Costa a sinistra. Grande occasione, su tutti, per il centrale svizzero, che nella nuova gestione si era visto titolare solo nella gara persa con la Lazio, prima di Natale, ma che poi era finito in naftalina. Curiosamente, Rossini è stato - suo malgrado - uno dei protagonisti dell'esonero di Ciro Ferrara: clamoroso l'errore sul gol di Castro, a Catania, nell'ultima gara col tecnico napoletano in panchina. Discorso simile per Soriano, che sinora Rossi ha utilizzato col contagocce, per lo più nei secondi tempi: a lui la responsabilità di agire tra le linee e provare a regalare buoni palloni in fase offensiva. Probabile formazione (4-4-1-1): Romero; De Silvestri, Gastaldello, Rossini, Costa; Poli, Obiang, Krsticic, Estigaribia; Soriano; Icardi.
Uno dei grandi protagonisti di giornata potrebbe però essere, ancora una volta, Maurito Icardi. Al Ferraris è annunciata anche la presenza del ct della nazionale argentina, per seguirlo dal vivo. In queste settimane si è parlato a lungo (persino troppo...) della possibilità di vedere il giovane attaccante doriano in maglia azzurra. Probabile invece che il suo destino resti legato al Sudamerica.
«Sono andato via dal Barcellona per conseguire i miei obiettivi. Ora sto vivendo un grande momento. Le parole di Prandelli? Un orgoglio per me. La verità è che l'Italia è una grande nazionale, con molta storia. Però per ora non ho pianificato ancora nulla» dice lo stesso Icardi in un'intervista a Toda Pasion.
Nessuna decisione presa, certo, ma le idee sembrano già essere abbastanza chiare: «La Spagna è un paese molto bello, la mia famiglia vive lì. Ora gioco in Italia. Ma io sono argentino». Quindi, il momento magico coi blucerchiati, probabilmente il migliore vissuto sin qui in carriera. Nessuno dovrebbe dimenticarsi che Icardi ha solo 19 anni. «Sono molto felice, è logico. Questi ultimi gol, questi ultimi mesi mi stanno cambiando la vita», ammette il numero 98 della Samp.

E però la stampa argentina insiste sul fatto che prima o poi un giocatore come lui finirà col vestire la casacca albiceleste. «Non ho programmato nulla, non ci penso». Oggi intanto bisognerà solo pensare a salvare la pelle, contro la Roma, per avvicinarsi alla salvezza.

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