Dieci sagome di cartone impiccate ad altrettanti lampioni in una piazza genovese per denunciare gli effetti della crisi, «che provoca fallimenti e suicidi».
La messa in scena è stata allestita ieri mattina in piazza Baracca a Sestri Ponente da un gruppo di commercianti che denunciano «come la crisi abbia acuito i problemi dellalluvione di oltre un anno fa». «Sono immagini forti, cerchiamo di tenere lontani i bambini - ha detto una promotrice - ma credeteci qui cè una strage di negozi, in una mattina sono stati messi i sigilli a otto attività». Le sagome impiccate, vestite con tute bianche da lavoro, hanno al collo cartelli che ricordano la pressione di Equitalia, «i mancati risarcimenti per l alluvione», la «crisi di Fincantieri», le «famiglie indebitate e i suicidi di imprenditori».
«Abbiamo chiesto il permesso anche ai partigiani - ha detto Federica Leoncini, una portavoce - perché qui nel 43 furono impiccati alcuni partigiani e non è certo nostra intenzione mancare di rispetto alle vittime di quella tragedia».
La pressione di Equitalia ha fatto anche unaltra «vittima» ieri. Ieri mattina è sparito Salvatore Calì, 62 anni, titolare con la moglie della gelateria Maison de la Glace sul lungomare Diaz, a Ceriale, che aveva appena ricevuto una lettera di Equitalia con la richiesta di 4mila euro. Luomo aveva detto che sarebbe andato nella sede di Equitalia ad Albenga per rateizzare il pagamento. Da quel momento è scomparso. I familiari hanno denunciato la scomparsa. Gli amici lo hanno cercato a lungo nellentroterra della Riviera. Calì si è allontanato con la sua Ford CMax grigia. Poi, nel pomeriggio ha dato notizie. «Sto bene non preoccupatevi, ho bisogno di stare un po tranquillo», ha scritto in una mail inviata alla famiglia che ha avuto così la prova che Salvatore Calì, è vivo e sta bene.
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