«La Liguria aderisca a un'agenzia riscossioni unica del Nord, sul modello proposto da Roberto Maroni per Lombardia, Piemonte e Veneto. Basta Equitalia. No ai carrozzoni nazionali».
Il gruppo consiliare del Carroccio ieri ha presentato un'interpellanza alla giunta Burlando per chiedere di aderire all'iniziativa «lumbard» di costituire una sola struttura specializzata per l'Italia settentrionale perché «Equitalia è come lo sceriffo di Nottingham. La sua esperienza è finita. Bisogna pagare le tasse, ma serve un'agenzia più vicina alle problematiche del territorio, strumento necessario per riformare il sistema della fiscalità e andare verso la macroregione».
La proposta è stata presentata anche dal segretario nazionale Lega Nord Liguria-Padania Sonia Viale e firmata da Francesco Bruzzone, Edoardo Rixi e Maurizio Torterolo.
«Equitalia non si è certo rivelata attenta alla realtà locale e alle singole situazioni - spiega il capogruppo Bruzzone - purtroppo alcuni cittadini per l'impossibilità di pagare le cifre richieste, sono addirittura arrivati a compiere gesti estremi. Senza contare i migliaia di contribuenti che si sono rivolti ai vari uffici del Difensore Civico e alle sentenze dei Tribunali, che hanno dato torto allo Sceriffo e ragione a Robin Hood».
«Non deve mai più succedere - spiega Torterolo - che un cittadino si tolga la vita perché non ha la possibilità di pagare una cartella di poche migliaia di euro oppure che debba temere il pignoramento della propria casa. Equitalia in questi anni è stata forte con i deboli e debole con i forti».
«La regione - sottolinea Rixi - nel settembre scorso - ha approvato all'unanimità una mia mozione in cui s'impegna il governatore Burlando e la giunta a valutare la possibilità di costituire un ente di riscossione regionale per ridurre disagi e costi e a chiedere al governo nazionale di delegare all'eventuale nuovo ente anche la riscossione dei tributi statali. Finora il centrosinistra è rimasto fermo. Con l'iniziativa di Bobo Maroni in Lombardia non si capisce perché la Liguria debba continuare a rimanere inerte invece di andare incontro alle esigenze dei liguri».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.