Georgia: via al ritiro delle truppe di Mosca
13 Settembre 2008 - 14:46L'esercito russo si è ritirato dalla regione di Poti, porto georgiano sul Mar Nero. Entro il dieci ottobre le truppe di Putin dovrebbero ritrarsi del tutto. Un poliziotto georgiano è morto, sotto colpi di arma da fuoco, al confine con l'Abkhazia
Poti - L’esercito russo si è ritirato
oggi dalla regione intorno a Poti, porto georgiano sul Mar Nero, in
tempo per la scadenza del 15 settembre fissata per la prima fase del
ritiro, come previsto dalla mediazione della Francia.
Mosca: ce ne siamo andati in anticipo Le truppe russe si sono ritirate
dai loro checkpoint con due giorni di anticipo sul programma: lo
sottolinea nel suo sito on line il ministero degli esteri russo. "I peacekeeper russi si
sono ritirati dalla linea Poti-Senaki e hanno
lasciato il territorio della Georgia il 13 settembre. Questo è stato fatto
con due giorni di anticipo sulla scadenza prevista negli accordi tra
Medvedev e Sarkozy"
Entro il 10 Ottobre ritiro completo La Georgia ha accolto di buon grado il ritiro, e ha detto di sperare
che le forze russe rispettino la scadenza del 10 ottobre per un ritiro
completo dal territorio georgiano.
Un giornalista Reuters ha visto soldati e camion ritirarsi dalle
posizione alla periferia di Poti e ha detto che le forze russe hanno
lasciato anche altre tre posizioni sulla strada verso la vicina Senaki.
I primi soldati sono arrivati il mese scorso La Russia ha inviato soldati all’interno della Georgia il mese scorso
dopo aver respinto un tentativo di Tbilisi di riprendere il controllo
sull’Ossezia del sud, regione separatista filo-russa.
Lunedì scorso, Mosca si è accordata per ritirare i suoi soldati dalle
"zone di sicurezza" all’interno della Georgia intorno all’Ossezia e
all’Abkhazia, altre regione separatista, entro un mese.
Sarkozy intermediario L’accordo, mediato dal presidente francese Nicolas Sarkozy per
conto dell’Unione europea, includeva l’impegno di ritirare entro il 15
settembre i soldati dalle "postazioni di monitoraggio" nella regione
di Poti, considerato un porto vitale per l’economia georgiana.
Anche 40 italiani nella missione internazionale L’intervento di Mosca in Georgia, ex-repubblica sovietica che
punta all’ingresso nella Nato, è stato condannato a livello
internazionale.
L’accordo prevede anche il dispiegamento di una forza di
monitoraggio internazionale, che comprende 200 unità dell’Ue. Ieri, il
ministro della Difesa Ignazio La Russa ha detto che 40 persone , di
cui 36 militari e quattro civili, saranno impiegati nella missione.
Confine con l'Abkhazia, morto poliziotto georgiano Un agente della polizia governativa
georgiana è stato ucciso a colpi di arma da fuoco in prossimità della
frontiera con la Repubblica autonoma ribelle dell’Abkhazia: lo ha
denunciato un portavoce del ministero dell’Interno di Tbilisi, Shota
Utiashvili, secondo cui "gli spari provenivano dalla direzione di un
posto di blocco abkhazo" sulla frontiera, situato in prossimità di
quello di Ganmukhuri, nella Georgia propriamente detta.