Gheddafi premia Impregilo Con i tre contratti in Libia un affare da 360 milioni

Gheddafi premia Impregilo Con i tre contratti in Libia un affare da 360 milioni

Si fanno ancora più strette le relazioni economiche tra Italia e Libia. Tre nuovi contratti per Impregilo nel Paese del colonnello Gheddafi, per un valore complessivo di 360 milioni di euro. L’operazione è stata conclusa tra il ministero delle Infrastrutture di Tripoli e Impregilo Lidco, controllata dal gruppo italiano al 60%, in società con il fondo pubblico Lybian Development Investment.
La commessa riguarda la progettazione e la realizzazione di opere infrastrutturali e di urbanizzazione a Tripoli e Misurata. Impregilo si occuperà in particolare del rifacimento delle reti elettriche, fognarie, telefoniche e idriche in ampie zone delle due città. «La firma di questi nuovi contratti costituisce un ulteriore tassello delle nostre politiche di sviluppo nell’area del Mediterraneo e in particolare in Libia» ha commentato l’amministratore delegato di Impregilo Alberto Rubegni.
La Libia sta utilizzando i proventi del suo surplus petrolifero per un vasto programma di opere pubbliche, con cui sviluppare la rete infrastrutturale e in particolare dare un impulso alla propria capacità turistica. Sempre in Libia, circa un anno fa, Impregilo aveva siglato un altro contratto da 400 milioni di euro per la costruzione di tre nuovi centri universitari, la cui realizzazione è prevista entro il 2011. E intanto aspetta l’esito della gara, cui partecipa, per la realizzazione della metropolitana della capitale. D’altra parte Impregilo opera nel Paese africano da ormai vent’anni. Tra le opere realizzate in passato gli aeroporti di Misurata, Kufra, Benina, El Wotia e Sirte, tre scali portuali tra cui quello di Bengasi, edifici pubblici e complessi industriali in diverse città del Paese.
Per Impregilo nel frattempo si aprono prospettive assai interessanti anche in Venezuela. Ci sono sul piatto opere per 14 miliardi di dollari complessivi nel settore ferroviario e dei trasporti, che potrebbero essere realizzate da un consorzio tutto italiano formato da Impregilo e dai gruppi Astaldi e Ghella. Di tali contratti si è parlato durante la recente missione nel Paese latinoamericano del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli.

Secondo quanto comunicato, verrà sottoscritta a breve una dichiarazione congiunta che dovrebbe rendere operativi gli appositi gruppi di lavoro già previsti in gennaio da un accordo tra i ministeri delle Infrastrutture di Italia e Venezuela.
Debole ieri in Borsa la risposta all’annuncio dei nuovi contratti. Il titolo Impregilo ha chiuso la seduta praticamente piatto (+0,1%) a 2,48 euro.

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