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Gheddafi soffia sul fuoco: «I palestinesi hanno diritto all'atomica»

Il leader libico in un'intervista alla britannica Sky News: «Se Israele ha la bomba, non vedo perché non debbano averla anche i Paesi arabi...». Frecciatina a Obama: «Felice che il presidente Usa abbia origini africane, ma il Nobel è prematuro: ipocrisia o piaggeria»

La pace in Medio Oriente secondo il Colonnello. «Se Israele possiede la bomba atomica, allora hanno il diritto di averla anche i Paesi arabi della regione, inclusi i palestinesi». Il Gheddafi pensiero va in onda in un'intervista al canale televisivo britannico Sky News.
Il leader libico si concede a tutto campo, spaziando dalle minacce nucleari ai rapporti con l'Iran, e qualche parolina dedicata a Barack Obama. Si parte con la miccia accesa sulla questione israelo-palestinese: «Se gli israeliani possiedono armi nucleari o semplicemente le capacità per costruirle, allora egiziani, siriani, sauditi hanno il diritto di fare altrettanto. Così come i palestinesi. Se i loro alleati o i loro nemici hanno la bomba atomica, perché non dovrebbero averla anche loro?», s'è chiesto candidamente Gheddafi mascherando la provocazione con una domanda retorica. Un'affermazione che sicuramente scatenerà le reazioni internazionali, a partire da domani (lunedì, ndr), quando sarà trasmesso il colloquio televisivo.
Più morbida la posizione di Gheddafi sull'Iran, a proposito del quale ha dichiarato: «Se l'Iran dovesse costruire armi nucleari, allora tutti noi saremmo contrari. Ma Teheran non ha detto questo...». Forse è il caso che il vulcanico Colonnello vada a rileggersi le ultime dichiarazioni in materia del presidente Ahmadinejad.
Ma ce n'è anche per il presidente degli Stati Uniti. Gheddafi libico s'è complimentato per l'attribuzione del Nobel per la Pace, di cui ha voluto sottolineato «le origini africane», intanto non ha risparmiato la frecciatina: «un premio prematuro. È naturale - ha ammesso -. Obama è africano e noi africani, sul continente africano, siamo fieri di poter presentare un africano alla presidenza degli Usa. Quanto al Nobel, penso davvero che se lo meriti, però darglielo adesso mi è sembrato un atto di ipocrisia o piaggeria».

E tanti saluti a Mr President.

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