nostro inviato a Bari
Non solo pm candidati. Anche investigatori in divisa «prestati» alla politica. In prima linea dallanno scorso con i loro colleghi per montare le inchieste che dalla Puglia hanno tirato in ballo il presidente del Consiglio, in prima linea adesso con il magistrato barese Lorenzo Nicastro che ha scelto di correre per lIdv. Tutto normale? A domandarselo, sollevando il caso, è il senatore del Pdl Domenico Gramazio, che preannuncia uninterrogazione parlamentare al ministero dellInterno e delle Finanze per chiedere lumi su uninsolita vicenda targata Bari, una storia di dubbia opportunità, strettamente legata sia ai vari filoni giudiziari che partono dal tacco dItalia che alle prossime consultazioni elettorali di fine mese. Elezioni che, tra laltro, potrebbero essere influenzate nellesito anche dalle polemiche sollevate dal lavoro delle procure. I protagonisti di cui sopra, seguendo quel che rivela linterpellanza parlamentare, sarebbero due uomini del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Bari che sarebbero stati visti presenziare ad alcuni incontri pubblici (compreso quello per linaugurazione del comitato elettorale del pm Nicastro) e che darebbero una mano allo staff del pm candidato. Lufficio dei due militari delle fiamme gialle - continua Gramazio - è proprio quello che negli ultimi mesi si è occupato alacremente di svolgere indagini e accertamenti per le principali inchieste pugliesi. Le Fiamme gialle del capoluogo, infatti, hanno lavorato con la procura di Bari allindagine sulla malasanità pugliese, sul «sistema Tarantini», sul giro di escort che il giovane imprenditore barese avrebbe fatto muovere prima tra i vertici della giunta Vendola, per poi puntare a palazzo Grazioli con Patrizia DAddario e le sue rivelazioni «registrate». Inchiesta non priva di clamorose fughe di notizie che mandarono su tutte le furie il neoprocuratore capo della procura barese, Antonio Laudati, che indaga da mesi, anche tra gli inquirenti della finanza, per cercare di scoprire la «talpa» che informava i giornalisti e, pare, qualche politico.
Ma lindagine interna non ha fermato loperosità delle Fiamme gialle, visto che adesso è sempre lo stesso pool che si sta occupando delle indagini per linchiesta di Trani, quella affidata al pm Michele Ruggiero e che vede indagato il premier Silvio Berlusconi, considerato dagli inquirenti autore di presunte pressioni sullAgcom per ostacolare, o addirittura oscurare, il programma tv «Annozero» di Michele Santoro.
Ebbene, i due uomini delle Fiamme gialle, che avrebbero lavorato in particolare sul filone degli accreditamenti in regione delle cliniche private e che comunque farebbero parte dello stesso ufficio che si occupa anche di questultima inchiesta, sarebbero ora impegnati attivamente per sostenere la campagna elettorale per lIdv di un pm titolare tra laltro di due fascicoli dindagine su Raffaele Fitto, ministro per gli Affari regionali.
Lorenzo Nicastro è in aspettativa dalla fine di febbraio. Lha strappata a fatica: il Csm ha dato il suo placet con 4 astenuti, 4 voti contrari e 13 sì. Tra questi ultimi, lassenso di Nicola Mancino, vicepresidente dellorgano di autogoverno della magistratura che accompagnò il via libera stigmatizzando lopportunità della decisione del pm barese: «Non è possibile che un magistrato inquirente, dopo aver fatto indagini, si presenti alle elezioni nello stesso territorio, mettendo in discussione così la credibilità della magistratura». Unosservazione dai connotati fortemente polemici che, se fosse confermata la presenza nello staff elettorale di Nicastro dei due investigatori della gdf barese, guadagnerebbe nuovo vigore. Un elemento, tra gli altri. Tra i componenti del plenum del Csm che ha permesso a Nicastro di candidarsi mettendolo in aspettativa fino al risultato delle urne cè anche quel Cosimo Ferri, togato di Magistratura indipendente, che emergerebbe dalle intercettazioni perché citato dal commissario dellAgcom Giancarlo Innocenzi come una sorta di «consulente giuridico» del presunto team che avrebbe tentato di ostacolare i «pollai» tv.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.