Il giallo E Palazzo Chigi smentì l’acquisto del letto di Napoleone

Un giallo in stile ottocentesco che rimbalza dai giornali di gossip a Palazzo Chigi. Sul settimanale di gossip «Novella 2000», in uscita oggi, l’antiquaria Annamaria Quattrini racconta che recentemente Silvio Berlusconi avrebbe acquistato proprio da lei il letto (foto a destra) che appartenne a Napoleone Bonaparte. Si tratta di un pezzo storico dell’antiquariato, «un letto in stile impero con intarsi in bronzo e baldacchino sorretto da colonne sormontate da aquile» ha spiegato la commerciante d’arte. Annamaria Quattrini ha poi puntualizzato al settimanale che il presidente del Consiglio avrebbe chiesto anche una piccola modifica nel tentativo di allargare il letto per adattarlo alle proprie esigenze. La presunta scelta è già stata contestata da alcuni esperti di antiquariato i quali sottolineano che l’intervento non è consigliabile perché altererebbe il pezzo d’antiquariato, provocando una correzione sulla stima di mercato dell’oggetto che, essendo di valore storico, ne risulterebbe ridimensionato dopo l’eventuale allargamento.
Il problema è che Palazzo Chigi, ieri sera, ha smentito le indiscrezioni sul presunto acquisto di Berlusconi: «La notizia sull’acquisto di un letto appartenuto a Napoleone è destituita di ogni fondamento», si legge nella nota diffusa da Palazzo Chigi. Vicenda chiusa? No perchè il giallo ha trovato subito raffinati interpreti che hanno voluto fornire un’interpretazione storico-architettonica che renderebbe credibile l’acquisto, seppur smentito da Palazzo Chigi.

Il motivo è nascosto nel fatto che la nuova «reggia» del Cavaliere, Villa Gernetto a Lesmo, destinata a diventare una delle residenze favorite dal premier, è arredata con opere d’arte che richiamano proprio le gesta di Bonaparte.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica