Giappone, circa 21mila tra morti e dispersi Nonna e nipote vivi dopo 9 giorni dal sisma

Si aggrava giorno dopo giorno il bilancio delle vittime del terremoto/tsunami che ha colpito il Giappone: i morti accertati sono 8.277, mentre i dispersi sono 12.722. Nei campi per sfollati 350mila persone. Centrale di Fukushima: partita la pompa di raffreddamento

Giappone, circa 21mila tra morti e dispersi 
Nonna e nipote vivi dopo 9 giorni dal sisma

Tokyo - Il Dipartimento di Polizia giapponese ha fornito una nuova stima delle vittime del terremoto/tsunami che ha devastato l’11 marzo il nordest del Giappone. Tra morti e dispersi si è arrivati, alle 18 di oggi (ore 10 in Italia) a 20.999. I morti accertati sono ormai 8.277, mentre i dispersi sono 12.722. I feriti 2.619. Nei campi per sfollati, secondo l’agenzia di stampa Kyodo, ci sono ancora circa 350mila persone. Drammatica la situazione dei cadaveri in decomposizione: sono ammassati in alcune delle aree colpite dal sisma e si stanno decomponendo malgrado la neve e le piogge. "Gli ultimi corpi non li possiamo mostrare alle famiglie. I volti dei cadaveri sono viola, segno che stanno iniziando a decomporsi. Alcuni di quelli che stiamo trovando adesso sono stati immersi in acqua a lungo e non sono più integri perché i granchi e i pesci li hanno mutilati". Lo ha riferito Shuji Horaguchi, un funzionario che coordina gli aiuti che stanno allestendo un centro per occuparsi dei morti a Natori, nella periferia di Sendai.

Due sopravvissuti da record Salvi a nove giorni dall’apocalisse. Sono nonna e nipote. La polizia di Ishinomaki, una città letteralmente annullata dal terremoto/tsunami che nove giorni fa ha messo in ginocchio il Giappone nordorientale, aveva annunciato il salvataggio di un’anziana signora di 80 anni e di un’altra persona. Vedendo le immagini del salvataggio, che la televisione pubblica Nhk ha potuto raccogliere e trasmettere, s’è capito che i due sopravvissuti sono una nonna e un nipote di 16 anni. Sumi Abe, a 80 anni, ha resistito al freddo intenso e alla fame tra le macerie della sua casa. Recuperata dai soccorritori, era perfettamente cosciente. "Come sta? È ferita? Le fa male?", le hanno chiesto i poliziotti. "No. Non sono ferita", ha risposto lei. Poi, subito, ha avvertito: "C’è mia nipote". Massima la sorpresa dei soccorritori: "Anche sua nipote è qui?" Anche Jin Abe è stato quindi salvato. Entrambi sono stati portati in ospedale e sono in buone condizioni. Sumi, però, avendo freddo, all’ospedale ha immediatamene chiesto una coperta.

Temperature reattori 5 e 6 Le temperature nelle piscine di contenimento dei reattori 5 e 6 sono calate, raggiungendo oggi una temperatura di sicurezza. Lo ha riferito l'agenzia per la sicurezza nucleare giapponese. Ma l'accumulo di pressione all'interno del reattore 3 sta facendo considerare la possibilità di far sfiatare gas radioattivi per consentire una diminuzione della pressione. "Anche se alcune cose vanno bene, ci saranno problemi. Al momento non siamo ottimisti sulla possibilità di una svolta". Questo il commento del portavoce del governo, Yukio Edano.

Reattore 2, partita pompa raffreddamento I tecnici impegnati presso la centrale nucleare Fukushima danneggiata dal terremoto/tsunami e centro del peggiore incidente dai tempi di Chernobyl, hanno avviato il sistema di raffreddamento d’emergenza del reattore 2 e hanno iniziato a pomparvi acqua marina. Lo scrive oggi il sito internet del quotidiano Mainichi shinbun. I tecnici sono riusciti oggi a ripristinare l’alimentazione elettrica presso il reattore. La pompa è stata fatta partire dopo le 15 (ore 7 in Italia) e due ore dopo avevano già pompato nel reattore 40 tonnellate d’acqua.

L’acqua marina deve riuscire a ricoprire le barre di combustibile nucleare che, secondo quanto si era appreso nei giorni scorsi, dovrebbero riuscire a raffreddare il reattore e la vasca del combustibile nucleare esausto.

 

 

 

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