Gigi Cifarelli Sui Navigli il solista che gli assomiglia

Un «Benson milanese?» Esiste. si chiama Gigi Cifarelli e dagli anni ’80 calca i palcoscenici della città (ma non solo). E sforna dischi. La timbrica dolce e pulita della chitarra, lo stile, ma soprattutto, l’alto virtuosismo tecnico lo hanno spesso fatto paragonare alla star americana. «Suono come lui? Beh , diciamo che veniamo tutti e due dalla stessa “scuola“, quella del grande Wes Montgomery...». Pure Gigi, per altro, canta spesso in inglese, usa lo skat e improvvisazioni vocali che, anche in questo caso, lo fanno accostare al grande George. Un paragone che lo lusinga anche se, ovviamente, Cifarelli tiene a precisare che è essenzialmente una questione di studio: ore e ore di scale per far partire assoli e armonizzazioni al cardiopalma. Ma è pur vero che sul palco, Gigi non disdegna di eseguire i cavalli di battaglia del suo più celebre collega, come «On Broadway» o «Weekend in LA»; nel cd «Coca&Rum» fa anche capolino una «Ben...Sonata».

L’ultimo suo disco, intitolato «Io c’ero», è uscito non molte settimane fa con la collaborazione di Aida Cooper e Ronnie Jones. Che dire? Per chi ha ascoltato per 20 anni le sue peripezie chitarristiche nei club dei Navigli, la domanda che aleggiava è sempre stata: caro Gigi, va bene la Madonnina e San Siro, ma non era meglio se emigravi?...

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