Gigi Grillo, Natale in Casa: «Le alleanze locali in Liguria non si toccano»

Prospettive politiche e auspici alla cena organizzata dal senatore

Gigi Grillo, Natale in Casa:  «Le alleanze locali  in Liguria non si toccano»

«In periferia le alleanze non si toccano», è l'auspicio, anzi il monito lanciato lunedì sera dal senatore forzista Gigi Grillo. Che parla a politici e amministratori di Forza Italia riuniti al ristorante Manuelina di Recco per gli auguri di fine anno. Un appuntamento divenuto una tradizione, che lunedì ha visto la partecipazione della maggior parte dei sindaci, degli assessori e dei consiglieri di Forza Italia della provincia di Genova. Presenti anche simpatizzanti e giovani leve della politica, insieme ai coordinatori del partito: Michele Scandroglio (regione), Giovanni Boitano (provincia) e Roberto Cassinelli (area metropolitana). Presenti anche i caporedattori del Giornale, Massimiliano Lussana, e del Corriere Mercantile, Mimmo Angeli, oltre ai Pier Luigi Vinai, Pasquale Ottonello, e ai consiglieri comunali Giuseppe Costa, Matteo Campora e Stefano Balleari, e a quelli provinciali Paolo Bianchini, Maurizio Barsotti, Giovanni Costa e Giuseppe Tassi. Una preziosa occasione di incontro e confronto. Un modo per fare il punto sull'attualità locale e sulle grandi questioni nazionali. E il primo punto all'ordine del giorno non poteva non essere la svolta di Silvio Berlusconi e del Popolo delle libertà. Una «doccia fredda - la definisce Grillo - che si spiega col fatto che abbiamo un presidente che è un genio; un genio di creatività». Berlusconi però, avverte il senatore, non va preso alla lettera ma deve essere interpretato: «Lui ha capito che l'attuale sistema elettorale permette a uno schieramento di vincere le elezioni, ma non di governare». Un concetto sul quale non si può non essere d'accordo, secondo il sindaco di Recco, Gianluca Buccilli, che apre la discussione con un intervento tutto centrato su riforma elettorale e normalità politica.
Ma a preoccupare maggiormente Grillo sono tre questioni: l'attuale governo Prodi che «ha provocato una crisi politica, economica e sociale senza precedenti». Una crisi che non va confusa col sistema perché, avverte Grillo, «chi attacca il sistema tout court, lo fa solo perché ha un interesse personale, perché spera di guadagnarci qualcosa».
Poi c'è la questione dei rapporti tra Forza Italia, Alleanza nazionale e Udc: «Sono molto preoccupato che compagni di strada che hanno governato insieme per tanti anni, ora si trovino divisi». In fondo, per Grillo, il problema è quello di dare una casa ai moderati che in questo Paese sono sempre stati la maggioranza, anche se relativa. Ma bisogna farlo senza rovinare i rapporti con gli amici. Il modo? Grillo non ha dubbi. Partendo dagli enti locali. Municipi, Comuni, Province e Regioni. È lì che bisogna salvaguardare quel sistema di alleanze politiche che hanno funzionato negli ultimi tredici anni.


Tanto più che «l'attuale testo di riforma della legge elettorale favorisce chiaramente il centrosinistra». Si tratta di un chiaro segnale che non bisogna abbassare la guardia, secondo Grillo, «perché noi non vogliamo certo passare da fessi».

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