Ginevra dedica sempre più spazio ai veicoli elettrici: al Pavillon Vert sono esposte 17 prime mondiali a due e quattro ruote provenienti sia da atelier che da grandi marche, come la Chevrolet Volt, la Mini E, la Citroën C-Zero, la Renault Twizy e le-scooter di Smart. Ma è al centro del Palexpo che si assiste al trionfo di nuove auto ad alimentazione alternativa e a innovative concept-car che oggi hanno sposato la tecnologia ibrida o elettrica pura. È una vettura di serie, anche se sarà in strada solo nel 2012, la Volvo V60 plug-in che per la prima volta abbina il motore diesel alla tecnologia che prevede la ricarica delle batterie attraverso una presa di corrente. La casa di Göteborg, che ha deciso di saltare la fase ibrida, equipaggia la versione ecologica del suo modello di punta, non per nulla una station wagon, del motore D5 da 215 cv accoppiato a un motore elettrico che ne offre altri 70, un combinato che consente di viaggiare per 50 km a emissioni zero, in modalità Hybrid, emettendo 49 g/k di CO2, oppure in power-mode per scatenare tutta la potenza della vettura che può passare da 0 a 100 in soli 6,9 secondi. Pioniera e paladina dellibrido, dove è leader di mercato, Toyota porta a Ginevra lultima versione della capostipite Prius, la Prius+, multipurpose a sette posti con propulsione Hybrid Sinergy Drive di ultima generazione che sarà esteso a tutti i modelli della gamma (operazione già completata per Lexus), puntando moltissimo sulla Yaris Hsd in prima mondiale al salone. Oggi presentata come concept, la vettura anticipa le linee definitive della imminente nuova serie che arriverà prima con le motorizzazioni convenzionali e poi con il primo full-hybrid del segmento B. Appartiene alla stessa categoria la Concept Global Small (cinque porte, cinque posti) di Mitsubishi erede della Colt che debutterà il prossimo anno con tecnologia microibrida (start/stop, recupero energia in frenata). Mazda ha invece scelto Ginevra per presentare lo stile del future vetture: il Kodo Design-the soul of motion, interpretato dal concept Minagi, un crossover compatto (sarà la Cx-5?) che si affiancherà alla più grande Cx-7 con motori sviluppati con tecnologia Skyactiv per ottimizzare l'efficienza dei propulsori tradizionali. Il gruppo Psa continua a fare emigrare sui modelli più recenti - a Ginvera debuttano sia la Citroën Ds4 in vesti definitive sia la Peugeot 308 edizione 2011 - la tecnologia micro-ibrida e-Hdi applicata al turbodiesel di 1.6 litri con 112 cv, che si basa sull'impiego di un sistema Start/Stop indipendente dal motorino d'avviamento che provvede a spegnere il motore prima che la vettura sia ferma appena la velocità scende sotto gli 8 chilometri orari. È un campione di downsizing Captur, il concept di Renault con il quale la casa transalpina prosegue nella messa a punto del nuovo linguaggio stilistico del brand. Crossover dalle forme muscolose, Captur monta infatti un 1.6 diesel «twin turbo» da 100 cv/litro accreditato di 99 g/km di CO2 emessi. Rivoluzionario, per la classe della vettura, è il concept Range_e di Land Rover realizzato su base Range Sport, un grande Suv che con tecnologia plug-in può viaggiare per 32 km a emissioni zero e in modalità ibrida, con il TdV6 e la trasmissione Zf a 8 rapporti, ha però un'autonomia di 1.100 km ed emette, nel ciclo, combinato, soltanto 89 g/km, un record per il gigante inglese.
A Ginevra cè una concept car anche per laltro brand di lusso di Tata, la Jaguar, alla quale Bertone, tornata in attività sotto la guida della vedova del fondatore, dedica la B99, dedica unelegante e compatta berlina a propulsione ibrida che proietta nel futuro il giaguaro che celebra, nel 2011, i 50 anni della nascita della Type E.A Ginevra marcia trionfale per le «elettriche»
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