Gino&Michele: "Piace perché non è studiato a tavolino"

"Zelig è un sogno realizzato sia come cittadini milanesi che come autori televisivi", parola di Gino&Michele e Giancarlo Bozzo, inventori del cabaret più famoso d’Italia

«Zelig è un sogno realizzato sia come cittadini milanesi che come autori televisivi», parola di Gino&Michele e Giancarlo Bozzo, inventori del cabaret più famoso d’Italia.

Perché un sogno?
«Il sogno di fare una trasmissione televisiva il più vicino possibile ad uno spettacolo dal vivo e di aver aperto un cabaret che offriva uno spettacolo tutto l’anno ogni giorno della settimana. Un sogno dapprima legato alla realtà milanese e poi esploso in tutta Italia. All’inizio nessuno ci aveva neppure pensato, eravamo solo alla ricerca di un nostro spazio per esprimerci».

Ma Gino & Michele esistono davvero o sono solo i numi tutelari di Zelig?
«Esistono, esistono, anche se parecchi anni fa alcuni giornalisti ci chiamavano e chiedevano: “scusi c’è il signor Gino&Michele?”».

Come si fa a scoprire così tanti comici di talento?
«È brutto dirlo ma si fanno delle selezioni, il che non vuol dire mandare in giro dei segugi e segare le gambe alla gente. In ogni città i nostri autori radunano dei talenti da far crescere. I più meritevoli partono da Zelig Off in seconda serata, altri non ce la fanno, o comunque non è detto che ce la facciano al primo colpo. Far ridere è un’arte».

Si ma non avete sbagliato un colpo.
«La cosa straordinaria è che Zelig in tv non è nato a tavolino, altrimenti avremmo chiesto uno studio e tutti i supporti necessari. È nato per rifare quello che facevamo tra amici, è questa la sua forza».

E così tutte le settimane vince la guerra dell’audience
«Credo anche che sia il più longevo programma di

cabaret in tv. Comunque siamo fieri non tanto dei numeri, quanto del pubblico che ci segue, reattivo per cultura e condizione sociale. Un pubblico che riconosce le cose nate dal basso piuttosto che quelle fatte in provetta».

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