Giochi fatti per le assise di An

Francesco Lollobrigida coordinatore dell’hinterland

Sarà Francesco Lollobrigida il nuovo coordinatore provinciale di Alleanza nazionale. L’accordo delle ultime ore sulla candidatura condivisa del consigliere regionale legato all’ala del deputato Fabio Rampelli, rappresenta un altro tassello di quel mosaico costituito dai due congressi locali del partito: quello provinciale, previsto per il 24 e 25 febbraio, e soprattutto quello romano di sabato 3 e domenica 4 marzo. Due appuntamenti in cui gli iscritti dovranno eleggere direttamente i due nuovi presidenti delle federazioni. Confermate anche le date, nonostante ci sia ancora una piccola incertezza circa la possibilità di anticipare a venerdì 2 e sabato 3 marzo l’appuntamento capitolino. Un dubbio che verrà sciolto lunedì, quando Gianni Alemanno, attuale commissario della federazione romana e grande favorito per la poltrona di via Po, annuncerà ufficialmente la sua candidatura in una conferenza stampa che dovrebbe tenersi all’Hotel Nazionale, in piazza Montecitorio. La nomina alla presidenza dei circoli della provincia del rampelliano Lollobrigida, che ha soppiantato così l’altro pretendente, il consigliere provinciale Francesco Petrocchi e che succederebbe al deputato Francesco Cosimo Proietti - originario di Subiaco come Lollobrigida - sembra suggellare il patto Alemanno-Rampelli in vista del congresso di Roma. Messa in cassaforte con una settimana di anticipo la carica di coordinatore provinciale, il leader dei «gabbiani» farebbe così convergere i suoi voti (pari a circa il 20 per cento degli iscritti) su Alemanno (già forte di un 40 per cento di preferenze), spalancandogli di fatto le porte di via Po. Il tutto per la soddisfazione del leader di An, Gianfranco Fini, il più determinato nell’imporre un «federale» romano politicamente forte quale sarebbe il sempre più filo-finiano ex ministro dell’Agricoltura. Ma in uno scenario apparentemente già definito va inserita anche l’ultima certezza: la candidatura del senatore Andrea Augello, deciso ad andare «alla conta» con il cavallo di maggioranza Alemanno. Una volontà, quella di «offrire il suo nome al partito», confermata dalla raccolta di firme in atto per la discesa in campo.

Primo beneficiario della sua candidatura sarebbe un «separato in casa» eccellente come il senatore Francesco Storace, che avrebbe così l’opportunità, appoggiando lo sfidante di Alemanno, di rimarcare la sua distanza con i vertici.

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