“Giovani pigri e drogati, ci servono i migranti”. Non lo ha detto un mister Smith qualunque, magari intento a sorseggiare un drink al bar ma il primo ministro della Nuova Zelanda che mortifica, letteralmente, i suoi stessi cittadini pigliandosela con i disoccupati sfaticati.
John Key, capo del Partito della Nazione con un passato da consulente finanziario per Merril Lynch, ha tuonato le sue pesanti accusa da Radio New Zealand dove era intervenuto per commentare i dati sull’immigrazione in relazione soprattutto ai dati della disoccupazione secondo cui, come riporta il Guardian, sono 200mila i neozelandesi senza occupazione: “Andate a parlare con i datori di lavoro, vi diranno tutto loro. Vi diranno come tanti di loro non superano i test anti-droga, non riescono a svegliarsi al mattino per andare a lavorare e accampano problemi di salute solo dopo aver accettato l’occupazione”.
Per il capo del governo neozelandese il problema assume un contesto persino filosofico. E ciò accade, secondo Key, perché “mancando l’etica del lavoro in troppi dei nostri disoccupati, siamo costretti ad accogliere un numero sempre crescente di migranti”.
La questione è legata a filo doppio con la stagione del raccolto che, in Nuova Zelanda, richiama ogni anno almeno 9mila persone dalle vicine isole del Pacifico. Quest’anno, però, il dato che emerge dalle statistiche parla di circa 96mila lavoratori che, dall’inizio del 2016 e fino a luglio, sono entrate per lavorare. Una vera e propria impennata di migranti a fronte di statistiche impietose sulla disoccupazione interna. Le associazioni che riuniscono le aziende agricole e vitivinicole neozelandesi si sono già dichiarate più che d’accordo con le posizioni del premier.
Che però viene criticato in maniera pesantissima dall’opposizione. Il laburista Andrew Little: “Mi rifiuto di assecondare il pretesto dei giovani fannulloni e drogati.
Anzi, questo argomento sembra proprio la scusa per giustificare l’assoluta mancanza di sforzi da parte del governo per implementare l’occupazione giovanile. La nostra coscienza sociale ci impone, come priorità, di avviare al lavoro i nostri ragazzi”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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