Il giudice smentisce il giudice: il Nuovo Psi c’è

Il giudice smentisce il giudice: il Nuovo Psi c’è

A meno di una settimana dal voto per le elezioni regionali lo scontro tra magistrati porta ad un nuovo ribaltone sulla scheda elettorale che vede comparire nuovamente il simbolo del Nuovo Psi, lista a sostegno di Sandro Biasotti. Il garofano ritorna dopo la nuova sentenza del Tribunale amministrativo regionale che per la seconda volta boccia quanto disposto dalla commissione elettorale. Il Tar, infatti, ha riammesso la lista, concedendo la sospensiva chiesta nell’ultimo ricorso dagli avvocati Andrea Giulio Sighieri e Carlo Bilanci.
Il Nuovo Psi era stato escluso dalla commissione elettorale il 27 febbraio, al termine della presentazione delle liste perché sarebbero mancati alcuni certificati elettorali. Già il Tar si era pronunciato in senso favorevole due settimane fa, applicando per la prima volta in Italia il decreto interpretativo approvato dal Consiglio dei Ministri il 5 marzo scorso. Dieci giorni dopo, però, era arrivato il nuovo stop dalla commissione elettorale guidata dal giudice Alberto Haupt che aveva ricusato la lista escludendola dalle elezioni regionali. Ieri mattina ecco il nuovo ribaltone con la decisione del Tar di far tornare in corsa i socialisti: una scelta che porta ad un nuovo sorteggio per la disposizione delle liste sulla scheda elettorale e per la quale il Nuovo Psi potrebbe anche chiedere lo slittamento delle elezioni. Ma dalla segreteria regionale del partito, come dallo staff del candidato presidente del centrodestra la scelta è quella di continuare la campagna elettorale senza chiedere il posticipo del voto. I socialisti dovranno così concentrare i loro sforzi nel raccogliere adesioni negli ultimi quattro giorni di campagna elettorale.
A proposito di irregolarità nella raccolta delle firme, i Radicali continuano la loro battaglia rispetto ad altre irregolarità che loro stessi avrebbero riscontrato senza aver avuto, secondo loro, la debita considerazione: «Con l’esposto presentato giorni fa abbiamo voluto evidenziare come le irregolarità nella raccolta delle firme sia una questione generalizzata.

La commissione elettorale ha “punito” il Nuovo Psi ma sono chiare anche le irregolarità di Udc e Noi con Burlando», spiega Angelo Chiavarini del partito Radicale. Nel controllo delle firme raccolte dalle due liste i militanti dei radicali avevano rilevato come molte firme fossero state riproposte dalla stessa mano. E sulla vicenda indaga la procura.

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