Per lennesima volta, Chiara e Alessandro Giusto ci hanno dato una lezione. Una lezione di vita e di umanità. Questi due ragazzi e le due nonne di Maria - quattro scriccioli umani, faranno a stento cento chili tutti assieme (oddio, forse qualcosina in più, nonna Maria Elena è un filo più robusta degli altri) - si sono dimostrati dei veri giganti. Ieri, rischiando sulla propria pelle pur di salvare il loro angelo bielorusso; oggi, dimostrando una grandissima generosità plaudendo al ricongiungimento di Maria (il cui vero nome è Vika) con suo fratello. Anche se il ricongiungimento è in una famiglia bielorussa. Anche se, per ora, non sembra vicino il ritorno di Maria in Italia. Ma Maria, lo abbiamo sentito dalla sua voce alla radio, in Italia vuole tornare.
Comunque, è già un primo risultato. Ottenuto anche e soprattutto - verrebbe da dire esclusivamente - grazie allostinazione e allillegalità dei Giusto.
La nostra Monica Bottino vi ha raccontato passo passo le tappe della storia di Maria, con una partecipazione straordinaria che ha unito grande giornalismo a grande umanità e sono orgoglioso del fatto che abbiamo pubblicato i suoi articoli su questo Giornale. E, soprattutto, vi ha raccontato come sarebbe finita. La trattativa segreta che mirava al ricongiungimento di Maria con suo fratello, è stata pubblicata su queste pagine prima di chiunque altro. Quel giorno, anche rischiando, abbiamo un po forzato le notizie che avevamo. Senza inventarci nulla, naturalmente. Ma andando oltre la polemica politica nei confronti del governo, che sarebbe stata molto facile, e dando atto al ministro Mastella del suo lavoro sotterraneo, non unico in questa storia, ma comunque utile. Così come è stata importantissima la mediazione della Chiesa italiana e bielorussa.
Ora, però, non molliamo la presa. Vigileremo perchè Maria non torni mai più nellorfanatrofio dellorrore. E faremo, come sempre, il tifo per i Giusto.
Capisco che tutti coloro che hanno detto scemenze sul caso di Maria ed hanno offeso i Giusto, non riescano a capirlo. Ma si chiama Amore. Si chiama Umanità. Non sono cose da tutti.
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