Il governo ci mette i soldi: meno tagli ai trasporti in Lombardia

Gli aumenti del trasporto pubblico locale potrebbero essere inferiori a quanto era stato previsto dalla Regione e temuto dai pendolari. «Non dire gatto finché non l’hai nel sacco» dice il governatore Roberto Formigoni, ma le notizie che arrivano dal tavolo tecnico romano sono positive.
Gli aumenti (molto probabilmente inferiori al previsto 25 per cento) non arriveranno prima di febbraio e forse slitteranno ancora più avanti. «Non prima che le aziende saranno in grado di compensare gli aumenti con agevolazioni per i passeggeri» assicura Cattaneo.

Tra le condizioni richieste alle aziende per far scattare gli aumenti l’integrazione tariffaria anche per l’abbonamento mensile (ovvero la possibilità di utilizzare treno e mezzi urbani con un unico biglietto), sconti alle famiglie che hanno più persone abbonate, pass famiglia che consentano riduzioni per gli spostamenti occasionali e altre forme di agevolazione.
Formigoni sottolinea l’impegno economico della Regione nel settore ferroviario: «La Lombardia è al primo posto per numero di risorse investite in materiale rotabile: sono nove volte superiori alla media nazionale».

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