Roma - Il governo impugna le tasse sul lusso previste dalla Giunta guidata da Renato Soru. Il consiglio dei ministri, informa una nota, ha impugnato alcune norme dalla Finanziaria 2007 della regione Sardegna (legge n. 2/2007). La decisione è stata assunta in conformità al parere del ministero delle Finanze, che ha rilevato profili di illegittimità costituzionale in parte analoghi a quelli che avevano indotto il governo ad impugnare alcune norme della Finanziaria 2006 della regione Sardegna (legge n. 4/2006), sulla quale pende ancora il giudizio della Corte costituzionale. Le norme impugnate, che introducono nuove imposte (o modificano la disciplina di imposte esistenti), presentano numerosi profili di apparente illegittimità costituzionale. Sia sotto il profilo del riparto di competenze tra Stato e regione in materia tributaria, sia rispetto al principio di uguaglianza tra i cittadini. "Resta fermo l'impegno a proseguire il confronto con la regione Sardegna, già avviato nelle scorse settimane, nell'intento di identificare gli ambiti di esercizio del potere regionale di intervento in materia tributaria (previsto dalla Statuto speciale sardo) in coerenza con i principi generali dell'ordinamento tributario. L'auspicio - conclude la nota - è che su questa base si possano concordare modifiche alla normativa regionale tali da consentire al governo di ritirare i ricorsi presentati".
Soru: nessuna marcia indietro Il presidente della Regione Renato Soru non fa alcuna "marcia indietro" e attende "sereno" gli sviluppi del confronto col governo e l’eventuale pronunciamento della Corte costituzionale sulla vicenda delle "tasse sul lusso". Soru, prima che si conoscesse la decisione del cdm, aveva rilasciato stamane un’intervista a un inviato del settimanale francese Le Point e a una precisa domanda sull’argomento che compare oggi sulle prime pagine dei quotidiani sardi, ha risposto: "Non sarebbe la prima volta che il governo impugna una legge regionale davanti alla Corte costituzionale. È, tra l’altro, di due settimane fa una sentenza della Consulta che ha giudicato non fondato un ricorso del governo contro un’altra legge regionale della Sardegna. In questi casi - ha aggiunto - ha un grandissimo peso anche la valutazione tecnica.
Noi restiamo dell’avviso di aver fatto bene e, soprattutto, di esserci attenuti alle prerogative fissate dallo Statuto che è un pezzo della Costituzione e che prevede la possibilità per la Regione di esercitare una sua autonomia impositiva".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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