«Il gran caldo? Arriverà già a giugno»
9 Aprile 2009 - 03:04Flavio Galbiati meteorologo del Centro Epson Meteo di Milano commenta per Il Giornale i dati dellIRI (International Research Institute for Climate and Society - Columbia University di New York) e del Centro Epson Meteo per «leggere» in anticipo la stagione che verrà.
Quali sono le previsioni dellIRI per i prossimi mesi?
«Le ultime elaborazioni disponibili per il periodo aprile-maggio-giugno indicano per il Nord Italia una maggiore probabilità di temperature medie superiori alla norma, piuttosto che nella norma o ad essa inferiori. Lo stesso scenario è ad oggi previsto per i 3 mesi estivi (giugno, luglio, agosto). Quindi è possibile che tra la primavera e lestate a Milano assisteremo ad una maggiore frequenza di episodi di caldo intenso con punte elevate di temperatura. Ma, attenzione: si tratta di previsioni definite sperimentali».
Anche presso il Centro Epson Meteo si elaborano previsioni a medio-lungo termine. Cosa ci dicono i dati disponibili per la primavera e l'estate?
«Anche in questo caso lo scenario più probabile vede per i mesi di aprile, maggio e giugno temperature medie poco superiori alle medie stagionali. In più, nei prossimi mesi, la circolazione atmosferica potrebbe favorire lalternanza di periodi di tempo stabile e di passaggi di perturbazioni atlantiche: condizioni quindi tipiche per la stagione primaverile, tradizionalmente caratterizzata da giorni di pioggia alternati a bel tempo. E nel mese di giugno in particolare le prime ondate di caldo anche intense saranno alternate a brevi periodi di marcata instabilità, con episodi temporaleschi».
Lesordio della scorsa estate è stato segnato dal «ritardo» dellAnticiclone delle Azzorre. Si può già dire se questanno lAnticiclone sarà «in tempo» e se porterà pioggia o bel tempo?
«Nelle estati italiane la presenza dellAnticiclone delle Azzorre è meno costante, mentre si fa vedere sempre più spesso lanticiclone africano, che porta le ondate di caldo più intense. Questa tendenza probabilmente caratterizzerà anche il giugno 2009».
Linverno piovoso e nevoso che abbiamo vissuto segna uninversione di tendenza nel clima?
«No. La tendenza in atto da decenni indica che avremo inverni sempre più miti e siccitosi ed estati più calde e meno piovose. In base al tempo meteorologico di un breve periodo non è possibile estrapolare una tendenza climatica o confutare un andamento di decenni».
Dovremo aspettarci unestate di caldo torrido?
«Non ci sono segnali che facciano pensare ad un caldo record.
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