Qualcuno già parla di rivoluzione. Una pillola contro la sclerosi multipla: un farmaco da prendere per 4-6 giorni, una ripetizione della cura dopo un mese; poi, più nulla per un anno. Già dopo sei mesi però, secondo i test, si riducono di oltre l80% le lesioni cerebrali. «È la rivoluzione nella terapia della sclerosi multipla» dice Giancarlo Comi, direttore della Neurologia al San Raffaele di Milano, uno dei maggiori esperti di questa malattia infiammatoria cronica, autoimmune, che attacca il sistema nervoso centrale di oltre 400mila pazienti dEuropa. Comi ne ha parlato ieri a Milano al convegno della Società europea di neurologia, illustrando uno studio internazionale da lui coordinato che «per la prima volta al mondo indica una medicina per bocca in grado di opporsi alla sclerosi multipla con una efficacia doppia rispetto a tutti gli altri farmaci».
Il farmaco agisce in modo selettivo sui linfociti, generando una immunomodulazione mirata e duratura. La terapia ha effetti per un anno e quindi libera il paziente da una terapia quotidiana con una somministrazione prolungata nel tempo come quella con linterferone.Il grande spreco dei farmaci: metà finisce in pattumiera
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