Grandi dolci e grandi vini del mondo

Brando Franchi

Tanto il termine torta non sempre fa pensare positivo, basti vedere certi risultati di calcio, tanto basta accennare ai dolci al cucchiaio per acquolinare. A loro, ai Dolci al cucchiaio, è dedicata la quindicesima uscita della Grande Cucina Italiana, la collana di piatti d’autore che il Giornale mette in vendita ogni martedì al prezzo di 6,90 . Come tutti i precedenti ricettari, pure questo è frutto della collaborazione con la Food di Parma, direttore editoriale Paolo Dalcò. Già i dolci in sé fanno sognare, quelli al cucchiaio ancora di più, soprattutto quando sono serviti monoporzione, precisi nei loro confini, pronti per affondarvi il nostro cucchiaio/cucchiaino/salsacoltello/spatola/spatolina. Sono cucchiaiose le bavaresi (che sarebbe un termine maschile, i bavaresi, anche se ormai tutti in Italia pappano le bavaresi), le creme e i budini, le mousse e le mattonelle. Nel libro la materia è divisa secondo preparazioni di Frutta, Crema e cioccolato e le Stelle in cucina: Marco Bistarelli del Postale di Città di Castello (Perugia) presenta la Mousse di miele e pinoli; Jörg Trafoier del Kuppelrain a Castelbello (Bolzano) propone una Mousse di ricotta e yogurt al profumo di erba limoncina; Fabio Granata dei Tre Gigli all’Incoronata a Lodi una Coppa di spuma di marroni con gelato al caramello; Massimo Bottura della Francescana di Modena una Crème brulée di Parmigiano; Maria Salcuni della Tenda Rossa a San Casciano Val di Pesa (Firenze) una Mousse di cioccolato e lamponi in zuppa di ricotta e Fabio Barbaglini infine, del Caffè Groppi di Trecate (Novara), una Coppa con gelatina di birra e gocce di cioccolato puro. L’indomani, mercoledì 25 maggio, ottavo appuntamento con i Grandi Libri del Vino, in questo caso un’intesa tra il Giornale e la Gribaudo, 7,90 il prezzo di copertina. Fabiano Guatteri ci porta alla scoperta e all’approfondimento dei Vini del mondo, primo di due volumi, questo dedicato al meglio che sanno offrirci Francia (Bordeaux, Borgogna, Champagne, Alsazia...), Spagna (Rioja, Sherry...), Portogallo (La valle del Douro, Porto...) e Germania (Mosella-Saar-Ruwer, Rheingau...).

Il tutto con un’avvertenza: «C’è una vigna sia in luoghi caldi che in luoghi freschi, in Brasile come in Inghilterra».

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