Grecia, scontri davanti al parlamento I 5 italiani a processo per direttissima

Continuano le proteste all'indomani dei violenti scontri. Attaccato un commissariato vicino ad Atene. Scontri fuori dal parlamento. Arrestate nove persone

Grecia, scontri davanti al parlamento 
I 5 italiani a processo per direttissima

Atene - Nuove tensioni ad Atene, all’indomani dei violenti scontri che hanno caratterizzato l’anniversario della morte del liceale Alexis Grigoropoulos, ucciso esattamente un anno fa dalla polizia. Poco prima dell’inizio di nuove manifestazioni un gruppo di giovani ha attaccato un commissariato di polizia vicino al centro della capitale: i manifestanti, circa una ventina, hanno lanciato sassi contro la facciata dell’edificio; la polizia ha usato i lacrimogeni per disperdere la folla, uno dei giovani è stato arrestato.

Ancora scontri ad Atene Nuove violenze ad Atene fra polizia e manifestanti: gruppi di giovani incappucciati e agenti di polizia si sono scontrati all’inizio di un corteo di studenti. Alcuni manifestanti hanno lanciato pietre contro un cordone di agenti in assetto anti-sommossa, prima di essere dispersi da una carica della polizia. Nove persone sono state arrestate mentre il corteo, a cui partecipano circa 5mila persone, si dirigesse verso il parlamento. Altri gruppetti - che si erano mischiati alla maggioranza pacifica dei manifestanti per tirare oggetti contro le vetrine - sono stati affrontati dalle forze dell’ordine con i gas lacrimogeni. La manifestazione, circondata da cordoni di polizia, si è diretta verso la piazza Syntagma nel pieno centro della capitale, dove ha sede il parlamento.

L'attacco al commissariato Poco prima, in tarda mattinata una ventina di giovani avevano attaccato un commissariato di polizia lanciando sassi contro la facciata dell’edificio: due adolescenti di 15 e 18 anni sono stati fermati. La polizia ha riferito di altri due incidenti simili in altri commissariati nella periferia della capitale. Circa 6mila agenti sono schierati nel tentativo di scongiurare il ripetersi delle violenze di domenica. Stando all’ultimo bilancio della polizia, 26 poliziotti e 4 manifestanti sono rimasti feriti e centinaia di persone sono state fermate in seguito alle tensioni del fine settimana fra Atene, Salonicco (nord), Patrasso (ovest), Rodi (est) ed Heraklion nel sud di Creta. Nel frattempo, è in corso il processo per direttissima ai cinque anarchici italiani fermati ieri durante gli scontri. I connazionali (quattro uomini e una donna) sono assistiti da un legale messo a loro disposizione dall’ambasciata, e seguiti dal capo dell’ufficio consolare di Atene. È probabile che per la sentenza si debba attendere qualche giorno.

Scontri davanti al parlamento
Scontri fuori al parlamento. Sono scoppiati quando i giovani sono giunti in corteo davanti al palazzo ed hanno lanciato sassi contro le forze dell’ordine che hanno risposto con lacrimogeni. È stata intanto aggiornata al 16 dicembre l’udienza per il processo dei cinque italiani arrestati sabato alla vigilia delle dimostrazioni. Sono stati rilasciati.

Processo ai 5 italiani Processo per direttissima stamane ai cinque anarchici italiani arrestati sabato sera durante gli scontri ad un anno dalla morte del quindicenne Alexandros Grigoropoulos, ucciso da un poliziotto.

Gli italiani (quattro uomini e una donna) sono stati trovati con cappucci e bastoni e rischiano due anni e mezzo di carcere. L’ambasciata italiana ha messo a loro disposizione un legale. Intanto stamane Atene è blindata nel timore di nuove proteste, malgrado l’appello alla calma dei familiari del ragazzo ucciso.

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