da Milano
LOpec conferma che lipotesi circolata nei giorni scorsi è più che realistica. Lorganizzazione dei Paesi produttori, infatti, insiste sullattesa di un calo della domanda di petrolio nel secondo trimestre del 2008. Il taglio della produzione potrà essere deciso nella prossima riunione del 5 marzo.
«È in vista una diminuzione della domanda - ha detto ieri il presidente dellOrganizzazione dei Paesi petroliferi Chakib Khelil - e lOpec dovrà decidere se mantenere la produzione agli attuali livelli o ridurla, ipotesi più probabile».
Nessuna chance, dunque, per uneventuale decisione di aumento delle forniture, anche perché «i prezzi del petrolio sono alti a causa di speculazioni o problemi geopolitici», ha riferito ancora Chakib Khelil. Le dichiarazioni del numero uno dellOpec sono state riferite dallagenzia Bloomberg.
Comè noto, il prezzo del greggio negli ultimi giorni ha risentito di una nuova fiammata: il valore del petrolio con consegna ad aprile è cresciuto in una sola settimana del 3,5% al mercato elettronico di New York. Rispetto a un anno fa i prezzi del petrolio sono invece cresciuti di oltre il 60%.
La conferma dei tagli arriva dal ministro del Petrolio iraniano, secondo il quale «è normale una contrazione della produzione in primavera, periodo nel quale normalmente si registra un calo della domanda».
Greggio, tagli alla produzione in primavera
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