Diversificare e aprirsi nuovi mercati: sono i due pilastri del piano industriale anticrisi messo in atto dal Gruppo Verlicchi, che con 40 milioni di fatturato 2009 si conferma leader assoluto nel settore dei telai per moto. E dall'headquarter bolognese arriva la notizia di due importanti commesse ricevute da Honda e da Isringhausen (cliente finale: Fiat) per il 2010. Nel primo caso si tratta della conferma di una fornitura di telai per scooter da 12 milioni; per Isringhausen, invece, Verlicchi realizzerà 120.000 ossature dei sedili del furgone Fiat Ducato, per un valore di 6 milioni. Per i due incarichi il Gruppo riceverà dunque complessivamente 18 milioni di euro.
Ad Aprile sarà inaugurato lo stabilimento di Hosur della Verlicchi Hema Automotive, joint venture paritaria creata dal Gruppo bolognese e dalla Hema Engineering Industries Ltd, tra le principali industrie indiane di componentistica per due ruote. La nuova struttura da 9.000 mq. servirà il mercato indiano per un fatturato previsto di 40 milioni nel triennio; ma esporterà anche nell'Estremo Oriente.
Spiega l'ad Alessandro Verlicchi: "L'India sta emergendo come polo mondiale di produzione di componentistica per moto grazie al basso costo della manodopera e alle potenzialità del suo vasto mercato interno. Secondo la Siam (Society of Indian Automobile Manufactures) nel 2009 le vendite di due ruote hanno registrato un incremento del 10%, che dovrebbe diventare 12% nel 2010. Esserci è di strategica importanza per il futuro".
Hema, gruppo con base a New Delhi guidato da Chandresh Jajoo, ha un giro di affari di 80 milioni di euro e 2200 dipendenti, 8 stabilimenti produttivi, e partner in Italia, Ungheria e Bosnia-Erzegovina. "L'alleanza con Verlicchi - dice Jajoo - ci permetterà non solo di essere fornitore di componenti, ma anche di offrire servizi di consulenza, progettazione e design ai nostri clienti".
Nel quadro di un ulteriore rafforzamento della sua posizione all'estero, e in particolare nei mercati in espansione, il Gruppo Verlicchi realizzerà nel suo stabilimento di Bologna telai per il mercato cinese, con un turnover atteso di 6 milioni nel triennio. I primi 8000 sono già stati venduti: verranno consegnati entro il 2011 e frutteranno 2 milioni di euro.
Intanto le grandi case costruttrici come Ducati, BMW, HM, Husqvarna, da sempre clienti di Verlicchi, hanno riconfermato la propria fiducia al Gruppo, garantendo il prosieguo delle consuete partnership. "Dato il portafoglio attuale, con una produzione che solo in Italia sarà di 150.000 telai, prevediamo per il 2010 la riconferma del fatturato 2009", commenta l'ad.
Nella sede bolognese i telai prodotti nel 2010 saranno 70.000, destinati alle più importanti industrie mondiali della moto, fidelizzate grazie all'alto livello tecnologico raggiunto. "Per il nuovo gioiello offroad della Husqvarna, che verrà proposto al pubblico a fine 2010, siamo ormai al termine della fase di progettazione e stiamo definendo le quantità della fornitura".
Continua Alessandro Verlicchi: "Nel 2009 la nostra clientela ha subito un calo medio del 30%. Noi abbiamo saputo arginare l'effetto domino, limitando le perdite a quota 12% grazie al sostegno e al supporto attivo di sindacati e maestranze, e salvaguardando così risorse umane, finanziarie e di know-how per essere pronti a cogliere la ripresa che già comincia ad affacciarsi sul mercato, e che ci porterà un prossimo triennio positivo".
"Infatti - conclude Verlicchi - dove c'è mercato (India, Cina) cresciamo, segno del riconoscimento della nostra capacità di innovazione e del nostro know-how nella tecnologia estrema applicata alla metallurgia. Ancora oggi siamo gli alfieri indiscussi di un Made in Italy che ci ha posizionato ai vertici mondiali del settore, e la joint venture in India ne è solo l'ultima dimostrazione".
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