
La giornata in Medio Oriente è segnata da un nuovo bilancio di vittime a Gaza e da forti pressioni interne e internazionali su Israele.
Mentre l’Onu chiede indagini efficaci sui presunti omicidi illegali e la Cina sollecita un cessate il fuoco immediato, a Tel Aviv esplodono le proteste dei familiari degli ostaggi che bloccano strade e chiedono un accordo. Nel pomeriggio Benjamin Netanyahu riunirà il Gabinetto di sicurezza per discutere del conflitto e delle trattative sugli ostaggi.In decine di migliaia in piazza a Tel Aviv per la liberazione degli ostaggi
Decine di migliaia di israeliani si sono riuniti nella zona della piazza del Museo di Tel Aviv, ribattezzata 'Piazza degli Ostaggì, per una manifestazione in cui si chiede a gran voce il ritorno degli israeliani trattenuti a Gaza. Lo riportano i media israeliani. Secondo gli organizzatori, la manifestazione ha coinvolto circa 350.000 persone. In precedenza sono stati effettuati blocchi delle principali autostrade, marce dirette alle abitazioni dei ministri e proteste davanti all'ufficio del Primo Ministro Netanyahu, mentre era in corso la riunione del gabinetto di sicurezza.
Netanyahu: "Non lasceremo quei mostri a Gaza"
"Non lasceremo lì quei mostri. Libereremo tutti i nostri ostaggi. Faremo in modo che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele". Lo ha affermato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, intervenendo a un evento serale a Gerusalemme, organizzato dal Consiglio Regionale di Binyamin in Cisgiordania. Netanyahu ha partecipato oggi a una riunione del gabinetto di sicurezza israeliano sulla situazione a Gaza.
Macron a Netanyahu: "Accuse di antisemitismo sono un'offesa alla Francia"
Per il presidente francese, Emmanuel Macron, le "accuse di inazione" lanciate da Benyamin Netanyahu contro la Francia nel campo della lotta all'antisemitismo, costituiscono "un'offesa" per il Paese "nel suo insieme". Il capo dell'Eliseo invita il primo ministro israeliano - in una lettera resa nota oggi dal quotidiano Le Monde in risposta alle accuse di Netanyahu - a fermare la sua "fuga in avanti mortale" a Gaza. "Queste accuse di inazione di fronte ad un flagello che combattiamo con tutte le nostre forze sono inaccettabili - scrive Macron - e offendono tutta la Francia". Per il presidente francese, il tema della lotta contro l'antisemitismo "non dovrebbe essere un tema da strumentalizzare". "Le lancio un appello solenne a mettere fine alla fuga in avanti mortale e illegale di una guerra permanente a Gaza, che espone il suo paese all'indegnità e il suo popolo a un vicolo cieco, a fermare l'illegale e ingiustificabile ricolonizzazione della Cisgiordania".
Idf: uccisi sei terroristi nel raid sull'ospedale Nasser
L'Idf afferma di aver identificato sei terroristi di Hamas, incluso uno che partecipò alle stragi del 7 ottobre 2023, tra le 21 vittime del raid sull'ospedale Nasser di Khan Younis. Lo riferiscono i media di Tel Aviv.
Idf: nell'ospedale Nasser colpita una telecamera ritenuta di Hamas
l portavoce Idf ha pubblicato un rapporto preliminare nel quale si afferma che la brigata Golani ha colpito la telecamera sull'ospedale Nasser a Khan Younis ritenendo che "fosse stata piazzata lì da Hamas per monitorare i movimenti dei combattenti". Lo riferiscono i media di Tel Aviv. Il capo di Stato maggiore israeliano ha chiesto ulteriori indagini per capire se l'attacco sia stato concordato con il comando centrale, lasciando intendere che le truppe israeliane potrebbero aver agito senza le necessarie autorizzazioni.
Due soldati siriani uccisi in raid israeliano a sud di Damasco
Due soldati governativi siriani sono stati uccisi e altri sei sono rimasti feriti in un bombardamento aereo israeliano a sud-ovest di Damasco. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui l'attacco è avvenuto con un drone nei pressi della base militare siriana di Kiswa, lungo la strada collega la capitale siriana alle Alture occupate del Golan. In precedenza, un civile siriano è stato ucciso da un altro bombardamento israeliano nella regione frontaliera di Qunaytra, esposta da più di otto mesi a continui attacchi e incursioni israeliane.
Lula critica l'"assassinio" di bambini e il "genocidio" a Gaza
Il presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva ha criticato il governo di Israele per "l'assassinio" di bambini palestinesi nella Striscia di Gaza, durante una riunione ministeriale. "Continua il genocidio a Gaza. Ogni giorno bambini denutriti appaiono sui media e vengono uccisi come se fossero membri del Hamas", ha affermato il capo dello Stato. Le dichiarazioni alimentano lo sconto diplomatico in corso con Tel Aviv, aggravatosi ulteriormente dopo la decisione del premier israeliano Benjamin Netanyahu di non nominare un nuovo ambasciatore in Brasile.
Protesta in corso fuori dagli uffici del gabinetto di sicurezza israeliano
Centinaia di manifestanti stanno marciando verso l'ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu a Gerusalemme, dove si sta attualmente svolgendo la riunione del gabinetto di sicurezza, e chiedono il rilascio completo degli ostaggi e un accordo di cessate il fuoco. Lo riporta Times of Israel. In testa alla manifestazione, i membri del movimento giovanile socialista Hashomer Hatzair tengono uno striscione con la scritta "Siamo a un passo da un siluramento completo", riferendosi ai timori che il governo possa affossare un potenziale accordo per la presa di ostaggi. La polizia ha circondato i dimostranti e ha bloccato la strada in una direzione per consentire al corteo di procedere. "Prima di tutto, prima di tutto, le vite umane prima di tutto", intonano i manifestanti mentre marciano lungo la strada, accusando Netanyahu e i suoi alleati di "abbandonare gli ostaggi".
Il ministro della Difesa israeliano attacca Lula: "Un antisemita"
Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, in un post su X, ha pubblicato un fotomontaggio realizzato con l'intelligenza artificiale, in cui il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva è rappresentato come una marionetta nelle mani del leader supremo iraniano Ali Khamenei. Nel testo Katz attacca Lula per aver fatto uscire il Brasile dall'Alleanza internazionale per la memoria dell'Olocausto (Ihra). "Quando il presidente brasiliano Lula ha mancato di rispetto alla memoria dell'Olocausto durante il mio mandato come ministro degli Affari esteri, l'ho dichiarato persona non grata in Israele fino a quando non avesse chiesto scusa - scrive Katz -. Ora ha rivelato il suo vero volto di antisemita dichiarato e sostenitore di Hamas ritirando il Brasile dall'organismo internazionale creato per combattere l'antisemitismo e l'odio contro Israele, mettendo il Paese al fianco di regimi come l'Iran, che nega apertamente l'Olocausto e minaccia di distruggere lo Stato di Israele". "In qualità di ministro della Difesa, affermo: sapremo difenderci dall'asse del male dell'islamismo radicale, anche senza l'aiuto di Lula e dei suoi alleati - evidenzia Katz -. È una vergogna per il meraviglioso popolo brasiliano e per i molti amici di Israele in Brasile che questo sia il loro presidente. Verranno giorni migliori per le relazioni tra i nostri Paesi"
Idf: a Ramallah colpito il sistema di finanziamento di Hamas
L'esercito israeliano afferma in una nota di aver condotto i raid nel centro di Ramallah, in Cisgiordania, per colpire il sistema di finanziamento di Hamas. I militari hanno sequestrato una ingente quantità di denaro in un centro di cambio della città e arrestato 5 persone sospettate di aver organizzato finanziamenti coperti per Hamas.
Manifestanti in marcia verso l'ufficio di Netanyahu a Gerusalemme
Centinaia di manifestanti stanno marciando verso l'ufficio del premier Benyamin Netanyahu a Gerusalemme, dove è in corso la riunione del gabinetto di sicurezza. Lo riferiscono i media israeliani.
Anp: 33 feriti nel raid israeliano a Ramallah
È salito a 33 feriti il bilancio dei raid israeliani a Ramallah, in Cisgiordania. Lo riferisce il ministero della Salute palestinese, citato dai media panarabi, precisando che un 13enne colpito da armi da fuoco è in gravi condizioni.
Fondo sovrano norvegese esclude l'azienda Caterpillar: "Israele usa i suoi bulldozer a Gaza"
Il fondo sovrano norvegese, il più grande del mondo, ha escluso l'azienda di macchine edili Caterpillar a causa dell'uso da parte di Israele dei suoi bulldozer per distruggere proprietà palestinesi a Gaza e in Cisgiordania. Il fondo ha dichiarato di aver escluso la società e cinque gruppi bancari israeliani per motivi etici. "Non vi è dubbio che i prodotti Caterpillar vengano utilizzati per commettere violazioni estese e sistematiche del diritto internazionale umanitario", ha affermato il consiglio etico indipendente del fondo. Il fondo ha inoltre affermato che i macchinari "vengono utilizzati dalle autorità israeliane per la diffusa distruzione illegale di proprietà palestinesi". "Poiché le consegne dei macchinari in questione a Israele sono ora pronte a riprendere, il consiglio ritiene che vi sia un rischio inaccettabile che Caterpillar stia contribuendo a gravi violazioni dei diritti individuali in situazioni di guerra o conflitto", ha affermato. Il fondo patrimoniale ha rimosso più di 20 aziende israeliane quest'anno, ma Caterpillar è la prima grande azienda statunitense a essere rimossa attraverso revisione per garantire che i suoi investimenti non contribuiscano a violazioni del diritto internazionale.
Metsola: "A Gaza situazione orribile"
"A Gaza la situazione resta orribile", afferma la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, nel suo intervento al Meeting di Rimini. "Troppe vittime innocenti. Gli ostaggi non sono ancora stati rilasciati. Troppi bambini stanno pagando le conseguenze.Ieri altri giornalisti sono stati uccisi. Questa situazione è intollerabile. Vogliamo che le uccisioni cessino.Che la sofferenza finisca. Che gli ostaggi vengano rilasciati. Non possiamo essere indifferenti. Lo dobbiamo questo a tutte le generazioni future. Per aiutare a porre fine a questo ciclo di guerra perpetua. E questo è possibile".
Merz: "Israele non deve impedire la soluzione a due Stati"
"Il governo israeliano non deve impedire che un giorno possa esistere" uno Stato palestinese. Lo ha detto il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, durante la conferenza stampa congiunta con il premier belga Bart de Wever a Berlino. "Per questo che ci siamo espressi in modo molto chiaro e inequivocabile sulla questione di Gaza e anche in modo molto chiaro e inequivocabile sui progetti di insediamento in Cisgiordania. Questi progetti di insediamento violano il diritto internazionale. Sono chiaramente concepiti per rendere impossibile la futura formazione di uno Stato palestinese, e il governo tedesco vi si oppone", ha affermato ancora Merz.
Qatar: palla nel campo di Israele, non ha risposto sulla tregua
Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed al-Ansari, afferma che Doha non ha ancora ricevuto risposta da Israele all'ultima proposta di cessate il fuoco e di accordo sulla liberazione degli ostaggi, sottolineando che l'offerta sul tavolo "corrisponde al 90% di ciò che Israele desidera". "La palla è ora nel campo di Israele e sembra che non voglia raggiungere un accordo", ha aggiunto Ansari in conferenza stampa.
Ue: "Inaccettabile uccisione di giornalisti a Gaza"
"L'uccisione di cinque giornalisti, quattro operatori sanitari e diversi civili" di ieri a Gaza "è del tutto inaccettabile. Civili e giornalisti devono essere protetti dalle leggi internazionali". "Ribadiamo la richiesta a Israele di rispettare il diritto internazionale umanitario e di garantire che questi attacchi siano indagati, e prendiamo atto delle dichiarazioni delle autorità israeliane secondo cui verrà condotta un'indagine approfondita". Lo ha detto il portavoce della Commissione Ue Anouar El Anouni nel corso del briefing con la stampa.
Netanyahu convoca Gabinetto di sicurezza
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, convocherà il suo Gabinetto di sicurezza per le 16 locali, le 15 in Italia, per discutere di Gaza e degli sforzi per raggiungere un accordo sugli ostaggi. Lo riferisce al Times of Israel il suo ufficio, che non ha voluto rivelare se Netanyahu solleverà la questione del cessate il fuoco e della proposta di rilascio graduale degli ostaggi che Hamas ha dichiarato di aver accettato la scorsa settimana.
Onu: indagini israeliane sulle uccisioni portino a risultati
L'Onu ha ribadito che Israele non solo deve indagare sui presunti omicidi illegali a Gaza, come l'attacco all'ospedale che ha ucciso 20 persone, tra cui cinque giornalisti, ma deve anche garantire che tali indagini diano risultati. "Le autorità israeliane hanno già annunciato in passato indagini su tali uccisioni... ma queste indagini devono portare a risultati", ha detto ai giornalisti a Ginevra il portavoce dell'Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani, Thameen Al-Kheetan. "Ci deve essere giustizia. Non abbiamo ancora visto risultati o misure di responsabilità", ha aggiunto.
Al Jazeera: salgono a 27 le vittime a Gaza
Sono 27 i palestinesi uccisi dall'alba di oggi in raid aerei israeliani su diverse zone della Striscia di Gaza. Lo riferisce Al-Jazeera, citando fonti ospedaliere.
Cina: "Israele fermi operazioni militari a Gaza"
"Israele dovrebbe cessare immediatamente le operazioni militari a Gaza, realizzare al più presto un cessate il fuoco completo e duraturo, ripristinare pienamente l'accesso agli aiuti umanitari, prevenire una crisi umanitaria ancora più grave e allentare le tensioni il prima possibile". Lo ha dichiarato un portavoce del ministero degli Esteri cinese, Guo Jiakun, come riporta il Global Times.
Patriarcato greco ortodosso e latino: non c'è giustificazione allo sfollamento
"Non può esserci futuro basato sulla prigionia, sullo sfollamento dei palestinesi o sulla vendetta", "questa non è la strada giusta. Non c'è motivo di giustificare lo sfollamento deliberato e forzato di massa dei civili". Lo si legge in una nota congiunta del Patriarcato greco-ortodosso di Gerusalemme e del Patriarcato latino di Gerusalemme. "È tempo - affermano i patriarchi - di porre fine a questa spirale di violenza, di porre fine alla guerra e di dare priorità al bene comune delle persone. C'è stata già abbastanza devastazione, nei territori e nelle vite delle persone. Non c'è motivo di giustificare la detenzione di civili come prigionieri e ostaggi in condizioni drammatiche. È giunto il momento di guarire le famiglie che soffrono da tempo, da tutte le parti. Con altrettanta urgenza, facciamo appello alla comunità internazionale affinché agisca per porre fine a questa guerra insensata e distruttiva e per il ritorno delle persone scomparse e degli ostaggi israeliani".
Protesta per gli ostaggi, bloccata autostrada a Tel Aviv
Con il blocco del traffico in direzione sud sull'autostrada Ayalon di Tel Aviv, è iniziata una giornata di intense proteste in tutta Israele a sostegno di un accordo per il recupero degli ostaggi e la fine dei combattimenti a Gaza. Lo riporta il The Times of Israel, aggiungendo che "la giornata di mobilitazione, annunciata dall'Hostages and Missing Families Forum, è iniziata alle 6.29 del mattino, l'ora in cui Hamas ha lanciato il suo attacco il 7 ottobre 2023, con i manifestanti che hanno srotolato bandiere israeliane fuori dall'ambasciata statunitense a Tel Aviv" e poi "alle 7 del mattino sono iniziate le proteste nei principali incroci stradali del Paese". Per tutta la giornata sono previste manifestazioni a Tel Aviv e dalle 14 si terranno marce in tutto il paese. La giornata culminerà in serata con una grande marcia dalla stazione ferroviaria Savidor di Tel Aviv a Piazza degli Ostaggi, dove avrà luogo la protesta finale. Alcuni manifestanti si sono radunati anche davanti alle case di vari ministri in tutto il Paese. "C'è un'offerta sul tavolo. Chiediamo che i nostri leader si siedano al tavolo dei negoziati e non si alzino finché non sarà raggiunto un accordo", ha detto Hagit Chen, il cui figlio è stato rapito dai militanti di Hamas nell'ottobre 2023, secondo una dichiarazione diffusa dal Forum.
Attacco Idf, ucciso civile che aspettava aiuti
Almeno una persona è stata uccisa e diverse altre sono rimaste ferite questa mattina in un attacco dell'esercito israeliano (Idf) contro alcuni palestinesi che aspettavano gli aiuti umanitari vicino al corridoio di Netzarim, nella zona centrale di Gaza: lo ha reso noto una fonte medica locale citata da Al Jazeera. L'attacco porta ad almeno 21 i civili uccisi nella Striscia dall'Idf dall'alba di oggi.
Attacchi israeliani a Gaza, 20 morti all'alba
Almeno 20 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi dell'Esercito israeliano (Idf) a Gaza dall'alba di oggi: lo riporta Al Jazeera, che cita fonti mediche. Il bilancio includerebbe sette persone uccise in un'abitazione di Gaza City e sei persone - tra cui alcuni bambini - che si trovavano in una tenda vicino a Khan Younis, nel sud della Striscia.