Guerra in Ucraina

Il capo degli 007 ucraini nel mirino di Mosca: mandato d'arresto per Budanov

Una corte della capitale russa ha emesso un mandato di cattura con l'accusa di terrorismo per Kirill Budanov, capo dell'intelligence militare ucraina (Gur). Mosca lo ritiene responsabile dell'attentato al ponte di Kerch in Crimea dello scorso ottobre

Il capo degli 007 ucraini nel mirino di Mosca: mandato d'arresto per Budanov
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Kirill Budanov è finito nel mirino della giustizia russa. Una Corte di Mosca ha infatti emesso un mandato di cattura all'indirizzo del capo dell'intelligence militare ucraina (Gur) per l'attentato al ponte di Kerch, in Crimea, risalente allo scorso 8 ottobre. Budanov è stato accusato di terrorismo dal tribunale distrettuale di Lefotovo, che lo ha inserito nella lista dei ricercati internazionali ordinandone l'arresto in contumacia.

L'accusa di Mosca

Nei mesi scorsi i servizi d'intelligence interni russi (Fsb) avevano accusato il Gur di avere pianificato l'attentato, compiuto con l'esplosione di un camion-bomba. Adesso è arrivata la doccia fredda per il capo degli 007 militari ucraini, ritenuto responsabile per l'esplosione avvenuta sul ponte di Kerch, nella quale hanno perso la vita quattro persone.

Le informazioni sul caso Budanov sono pubblicate dalle autorità giudiziarie russe sul portale dei tribunali di giurisdizione generale di Mosca. Secondo quanto riportato dalle agenzie russe, la misura di coercizione rivolta all'indirizzo dell'alto funzionario di Kiev sarà valida per 2 mesi dal momento della sua estradizione nel territorio della Federazione Russa o della detenzione in territorio russo.

Nello specifico, Budanov è accusato ai sensi della parte 1 dell'art. 205.4 (organizzazione di una comunità terroristica), parte 1 dell'art. 30 e pag."a" parte 2 dell'art. 205 (atto terroristico), parte 3 dell'art. 222, e parte 3 dell'art. 222.1 del codice penale della Federazione Russa (operazioni illegali con esplosivi). Detto altrimenti, l'uomo è stato accusato dal tribunale russo di atto terrostico, creazione di una comunità terroristica, traffico illegale di esplosivi e armi.

L'attentato del ponte in Crimea

Lo scorso 12 ottobre 2022, l'Fsb aveva già definito Kirill Budanov l'organizzatore dell'esplosione verificatasi sul ponte di Crimea. Nel febbraio 2023 è stata confermato, da parte della Russia, il coinvolgimento dei servizi speciali ucraini nell'attacco terroristico. Siamo così arrivati all'ultimo passo effettuato dal tribunale distrettuale di Lefotovo.

Nell'estate del 2023, nel corso di un'intervista al Financial Times, il capo degli 007 ucraini aveva parlato della guerriglia nei territori ucraini controllati dall'esercito russo, in particolare, menzionando l'esplosione di auto di rappresentanti dell'amministrazione nelle aree di Kherson.

Tornando all'attentato del ponte in Crimea, l'8 ottobre 2022 è stato attivato un ordigno esplosivo sulla parte automobilistica del ponte, nascosto in rotoli con pellicola di polietilene da costruzione, dislocati su 22 pallet dal peso complessivo di quasi 22,8 tonnellate. Un camion che trasportava pallet è staltato in aria. In seguito all'esplosione, un treno con sostanze combustibili ha preso fuoco. Quattro persone sono rimaste uccise e il ponte è stato danneggiato. Il traffico automobilistico su tutte le corsie del ponte di Crimea è stato completamente riaperto il 23 febbraio, più di un mese prima del previsto. Sono ancora in fase di completamento i lavori di ripristino della parte ferroviaria.

Chi è Kirill Budanov

Ricordiamo che Kirill Budanov (qui il suo profilo) è stato nominato capo dell'intelligence ucraina nel 2020. Ha studiato presso l'Accademia militare di Odessa, per poi prestare servizio nelle forze speciali della direzione principale dell'intelligence. Nel 2014 ha combattuto nel Donbass, dove ha ricevuto diverse ferite e riconoscimenti militari. Nel 2019 è sopravvissuto a un tentativo di omicidio.

Nel luglio 2023 il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha nominato Budanov capo del Presidential Intelligence Committee.

Con questa nomina, Budanov è diventato, di fatto, il principale coordinatore del lavoro di tutti i servizi di intelligence ucraini.

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