Sei giornalisti di al Jazeera uccisi da raid israeliano: "Attacco mirato". Le Idf: "Uno era a capo di una cellula di Hamas"

Molte le condanne allo Stato ebraico provenienti da Paesi e organizzazioni. Berlino: "Tel Aviv chiarisca le circostanze". E la Thunberg ci riprova: "Nuova flottiglia partirà per Gaza il 31 agosto"

Diretta Sei giornalisti di al Jazeera uccisi da raid israeliano: "Attacco mirato". Le Idf: "Uno era a capo di una cellula di Hamas"
00:00 00:00

Prosegue il conflitto nella Striscia, in Israele che si appresta a iniziare le operazioni per la conquista di Gaza City.

Nella notte, alcuni reporter di Al Jazeera sono stati uccisi in un raid aereo delle Idf. L'emittente del Qatar ha parlato di un attacco deliberato e da più parti sono arrivate condanne alle azioni dello Stato ebraico, così come appelli a non ampliare l'offensiva nell'exclave palestinese.

Londra chiede indagine indipendente sui giornalisti uccisi

Il governo del Regno Unito ha dichiarato di essere “profondamente preoccupato” per l’uccisione di giornalisti di Al Jazeera e di altri media a Gaza da parte di Israele. Parlando ai giornalisti, il portavoce ufficiale del primo ministro Keir Starmer ha affermato che Israele dovrebbe garantire che i giornalisti possano lavorare in sicurezza e riferire senza paura. Lo riporta Bbc. Il portavoce ha inoltre chiesto un'indagine indipendente sull'uccisione di Anas al-Sharif e dei suoi colleghi.

Macron: "Piano Israele per Gaza disastro senza precedenti"

"L'annuncio da parte del governo israeliano di un'espansione della sua operazione a Gaza e nei campi di Mawasi e di una ri-occupazione da parte di Israele rappresenta un disastro annunciato di una gravità senza precedenti e una fuga in avanti nella guerra permanente": lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, citato da fonti dell'Eliseo. Parigi propone "una missione di stabilizzazione sotto mandato dell'Onu, che consentirà di mettere in sicurezza la striscia di Gaza, proteggere le popolazioni civili e garantire sostegno ad una governance palestinese", ha detto ancora Macron.

Denunciando la decisione del governo israeliano, Macron sottolinea che "gli ostaggi israeliani e le popolazioni di Gaza continueranno ad essere le prime vittime di questa strategia. Bisogna mettere fine ora a questa guerra con una tregua permanente", ha aggiunto il capo dello stato francese. "La Francia - ha continuato - vuole agire per la sicurezza di Israele, la liberazione degli ostaggi, la ripresa delle azioni umanitarie e il sostegno alle popolazioni palestinesi". La "missione di stabilizzazione" proposta dal presidente francese, punta a una governance palestinese come "unica soluzione per rispondere ai bisogni delle popolazioni di Gaza e condurre operazioni di disarmo e di smilitarizzazione di Hamas. E' la stessa proposta che abbiamo avanzato a New York con i nostri partner alla conferenza di luglio - ha insistito Macron - ed è la priorità. No a un'operazione militare israeliana - ha sottolineato il presidente - Sì a una coalizione internazionale sotto mandato Onu per lottare contro il terrorismo, stabilizzare Gaza e sostenere le sue popolazioni, costruendo una governance di pace e stabilità. Noi ne abbiamo posto le sole basi credibili con l'Arabia Saudita a New York, ottenendo per la prima volta un appello unanime da parte dei protagonisti della regione al disarmo di Hamas e alla liberazione degli ostaggi". "Il Consiglio di sicurezza - secondo Macron - deve lavorare adesso per mettere in piedi questa missione e dotarla di un mandato. Ho chiesto ai miei collaboratori di lavorarci senza indugio insieme con i nostri partner. Si tratta dell'unica via credibile per uscire da una situazione inaccettabile per le famiglie di ostaggi e per gli abitanti di Gaza. E' l'unica via credibile per cominciare ad uscire dalla guerra permanente e ricostruire la pace e la sicurezza per tutti".

Netanyahu: "Israele si avvicina alla fine della guerra"

Israele si sta avvicinando alla fine della guerra a Gaza. Lo ha affermato il primo ministro Benjamin Netanyahu in un discorso all'inaugurazione del nuovo Museo della Knesset a Gerusalemme, nel luogo in cui il parlamento ha operato dal 1950 al 1966. Lo riporta Times of Israel. "Proprio in questi giorni in cui si stanno ottenendo grandi vittorie contro quelli che sono venuti per distruggerci, mentre ci troviamo di fronte alla fine della campagna e lavoriamo per sconfiggere i resti dell'asse iraniano e liberare tutti i nostri ostaggi, siamo qui a celebrare il fatto della nostra esistenza e indipendenza nel cuore della nostra capitale eterna, Gerusalemme", ha dichiarato Netanyahu.

Greta Thunberg: "Pronti a partire per la Striscia di Gaza"

L'attivista svedese Greta Thunberg ha annunciato che tenterà di raggiungere la Striscia di Gaza entro la fine del mese come parte di un'altra flottiglia di protesta, circa due mesi dopo che la Marina israeliana aveva sventato il suo precedente tentativo. Lo riporta Ynet. In un videomessaggio, Thunberg e altri attivisti hanno dichiarato: "Stiamo salpando di nuovo per rompere l'assedio, e questa volta salperemo con decine di imbarcazioni e mobilitazioni coordinate da 44 paesi in tutto il mondo". "Il genocidio contro i palestinesi a Gaza è in continua escalation da 22 mesi", hanno affermato. "Israele ha sganciato l'equivalente di otto bombe atomiche su uomini, donne e bambini. Ospedali, rifugi, scuole e case sono stati completamente distrutti. Non possiamo restare a guardare mentre questo continua". Gli attivisti hanno aggiunto che la flottiglia dovrebbe partire dalla Spagna il 31 agosto, con decine di altre imbarcazioni che si sarebbero unite dalla Tunisia e da altri Paesi il 4 settembre.

Sale a sei il bilancio dei giornalisti uccisi nel raid israeliano

È salito a sei il bilancio dei giornalisti uccisi in un attacco israeliano contro una tenda utilizzata da una troupe dell'emittente qatariota Al Jazeera a Gaza City. Lo hanno annunciato la Protezione Civile locale e un funzionario dell'ospedale. "Il fotoreporter Mohammed Al-Khaldi è deceduto per le ferite riportate. Questo porta a sei" il numero delle vittime di questo attacco, dopo il quale Al Jazeera ha annunciato la morte di due giornalisti e tre cameraman, ha detto all'Afp il portavoce della Protezione Civile nella Striscia di Gaza, Mahmoud Bassal.

Berlino: Israele chiarisca circostanze della morte di cinque giornalisti

"In primo luogo, Israele deve spiegare perché cinque giornalisti sono stati uccisi e, in secondo luogo, cosa abbia giustificato la perdita dello status di protezione riconosciuto ai giornalisti. Spetta ora alla parte israeliana chiarire questa vicenda nel modo più trasparente e comprensibile possibile" lo ha detto Josef Hinterseher, portavoce del ministero degli Esteri tedesco nel corso della conferenza stampa di governo del lunedì. Ha poi sottolineato che "chiediamo alle autorità israeliane di fare ogni sforzo per garantire che i giornalisti nella Striscia di Gaza possano svolgere il loro lavoro liberamente e in sicurezza".

Idf: giornalista di Al Jazeera era capo di una cellula di Hamas

Anas Al-Sharif, il giornalista di Al Jazeera ucciso in un attacco israeliano, "era il capo di una cellula terroristica di Hamas". È quanto sostiene l'Idf, secondo cui Al-Sharif "si spacciava per giornalista di Al Jazeera" ma "promuoveva attacchi missilistici contro civili israeliani e truppe delle Idf"."Informazioni e documenti provenienti da Gaza, tra cui elenchi, registri di addestramento dei terroristi e buste paga, dimostrano che era un operativo di Hamas. Un tesserino stampa non è uno scudo per il terrorismo", ha aggiunto l'esercito israeliano.

Merz motiva lo stop all'invio di armi a Israele: "Preoccupati per Gaza"

Il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, ha illustrato alla direzione federale della Cdu le ragioni che lo hanno spinto ad annunciare, lo scorso venerdì, un parziale blocco delle esportazioni di armamenti verso Israele. Una misura che, nella pratica, potrebbe avere effetti limitati, poiché – come ricorda lo stesso Merz in un documento in sei punti – già in passato non venivano forniti a Israele armamenti e munizioni destinati all’uso nella Striscia di Gaza. “La decisione riguarda esclusivamente forniture che potrebbero essere impiegate a Gaza ed è legata alle circostanze attuali”, si legge nel testo, ottenuto dalla Dpa e riportato anche dalla Bild. Nel documento, Merz precisa inoltre che la sospensione non copre tutti i settori: restano escluse, ad esempio, le forniture per la difesa aerea e marittima, considerate fondamentali per l’autodifesa di Israele. Il cancelliere spiega che la decisione è stata motivata dall’annuncio, il 7 agosto, del gabinetto di sicurezza israeliano di ampliare in modo significativo l’offensiva militare nella Striscia e di avviare l’assedio della città di Gaza. “Questa decisione preoccupa profondamente il governo federale – scrive –. Comporta gravi rischi per la sicurezza degli ostaggi ancora trattenuti da Hamas e rischia di peggiorare ulteriormente la già catastrofica situazione umanitaria nella Striscia”. Inoltre, aggiunge, resta incerto se un’intensificazione delle operazioni possa davvero aumentare le possibilità di un cessate il fuoco. Merz avverte anche delle ricadute interne: “Questa escalation contribuisce ad alimentare i conflitti sociali in Germania e in Europa, cosa che dobbiamo evitare, anche per il nostro impegno nei confronti dello Stato di Israele”.

Idf: ucciso nel nord di Gaza un cecchino che aveva sparato ad un soldato

Le truppe israeliane hanno ucciso un cecchino nel nord di Gaza che domenica aveva sparato e ferito leggermente un soldato delle Idf, ha annunciato l'esercito lunedì. Lo riporta il Jerusalem Post. A Khan Yunis, nella parte meridionale di Gaza, le truppe hanno distrutto infrastrutture sotterranee che le Idf hanno definito "importanti e strategiche" e hanno ucciso i combattenti che operavano contro di esse nella zona. L'esercito ha affermato che le truppe hanno distrutto i cunicoli dei tunnel e che nella parte meridionale di Gaza un attacco aereo ha ucciso una cellula terroristica che aveva cercato di piazzare esplosivi nei pressi delle aree in cui operano le truppe dell'esercito israeliano.

Al Jazeera: assassinio giornalisti è un attacco alla libertà di stampa

Al Jazeera Media Network condanna con la massima fermezza "l'assassinio mirato" dei suoi corrispondenti Anas Al Sharif e Mohammed Qraiqea, insieme ai fotografi Ibrahim Al Thaher e Mohamed Nofal, da parte delle forze di occupazione israeliane, in un altro "attacco palese e premeditato alla libertà di stampa". Il direttore di Al Jazeera English, Salah Negm, ha parlato questa mattina con la Bbc e ha dichiarato al programma Newsday che "non sorprende" che Israele affermi che al-Sharif fosse un membro di Hamas, ma ha aggiunto che "non hanno provato nulla" e che è "ridicolo" che Israele continui a chiamare "terroristi" i giornalisti di Gaza. Negm ha detto che Al Jazeera conosce il background e la formazione dei suoi giornalisti e "conosciamo il prodotto che ci stanno fornendo e lo esaminiamo da diverse fonti". "Lavoro nel giornalismo da circa 40 anni... e ho visto persone che si occupavano di guerre e c'erano vittime, ma non omicidi deliberati come questo, e le persone che commettono omicidi restano impuniti", ma questo, ha sottolineato, dà ai giornalisti "la determinazione di continuare a fare il nostro lavoro".

Attacco israeliano a Gaza City, uccisa famiglia di 8 persone

Una famiglia di otto persone è stata uccisa questa mattina in un attacco aereo israeliano nel quartiere di al-Zeitoun, a sud-est di Gaza City. I corrispondenti della Wafa hanno riferito, citando fonti mediche, che una madre, un padre e sei dei loro figli sono stati uccisi in una attacco aereo israeliano.

Osolo: inaccettabile attacco israeliano ai giornalisti a Gaza

"L'attacco israeliano mirato al giornalista di alto profilo di Al Jazeera Anas al-Sharif e a diversi suoi colleghi a Gaza City è oltraggioso e del tutto inaccettabile" ha dichiarato il ministro degli Esteri norvegese Espen Barth Eide in un comunicato. Il ministro denuncia inoltre che sono oltre 200 i giornalisti morti a Gaza e che si tratta di uno dei posti più pericolosi al mondo e dove la stampa internazionale non ha accesso: "Sono gli occhi del mondo. Quando i giornalisti vengono deliberatamente attaccati, non si tratta solo di un attacco diretto a loro, ma alla libertà di espressione stessa", ha concluso Eide.

Media: delegazione di Hamas attesa al Cairo

Una delegazione di Hamas dovrebbe arrivare al Cairo nell'ambito degli sforzi per riprendere i negoziati per un cessate il fuoco a Gaza. Il quotidiano qatariota Al-Araby Al-Jadeed riporta - come riferisce Times Of Israel - che una delegazione di Hamas, guidata dal leader del gruppo a Gaza, Khalil al-Hayya, arriverà al Cairo nell'ambito degli sforzi per rilanciare il canale di negoziazione tra Hamas ed Egitto per raggiungere un accordo di cessate il fuoco a Gaza. Secondo il rapporto, la Turchia avrebbe contribuito a riallacciare i rapporti tra Egitto e Hamas. La notizia non è stata confermata da altre fonti.

Giornalisti uccisi, per Al Jazeera sono attacchi mirati

"L'ordine di assassinare uno dei giornalisti più coraggiosi di Gaza era un tentativo disperato di mettere a tacere le voci che denunciavano l'imminente sequestro e occupazione di Gaza". Così ha fatto sapere con un comunicato Al Jazeera Media Network dopo che cinque giornalisti di Al Jazeera, tra cui il corrispondente Anas al-Sharif, sono stati uccisi domenica in un attacco israeliano a Gaza City. "Anas e i suoi colleghi erano tra le ultime voci rimaste da Gaza, e fornivano al mondo una copertura diretta e senza filtri delle devastanti realtà sopportate dalla sua popolazione", si legge nella dichiarazione. Sarah Qudah, direttrice regionale del Comitato per la protezione dei giornalisti (CPJ), ha affermato: "La prassi israeliana di etichettare i giornalisti come militanti senza fornire prove credibili solleva seri dubbi sulle sue intenzioni e sul rispetto della libertà di stampa". Sette persone sono morte nell'attacco fuori dall'ospedale al-Shifa, tra cui al-Sharif, il giornalista Mohammed Qreiqeh e i cameraman Ibrahim Zaher, Mohammed Noufal e Moamen Aliwa. "Al-Sharif, 28 anni, è stato ucciso domenica dopo che è stata colpita una tenda per giornalisti fuori dal cancello principale dell'ospedale", si legge in una dichiarazione di Al Jazeera. Le Forze di Difesa Israeliane hanno confermato di aver preso di mira al-Sharif, definendolo un "terrorista" che "si è spacciato per giornalista". "Anas al-Sharif era a capo di una cellula terroristica dell'organizzazione terroristica Hamas ed era responsabile di attacchi missilistici contro civili israeliani e truppe delle Idf", ha scrtto Idf su Telegram.

Al Jazeera: ucciso un quinto membro del nostro staff a Gaza

"Un altro membro dello staff di Al Jazeera è stato confermato morto in un attacco israeliano". Lo afferma la televisione satellitare sul suo sito. "Come abbiamo riportato, i giornalisti di Al Jazeera Anas al-Sharif e Muhammad Karika sono stati uccisi insieme ai cameraman Ibrahim Zaher e Mohammed Noufal in un attacco mirato israeliano contro una tenda che ospitava giornalisti a Gaza City. Ora possiamo confermare che anche Moamen Aliwa, operatore di ripresa è stato ucciso in questo attacco". Marwan Bishara, analista politico di al Jazeera, afferma che "l'uccisione dei giornalisti di al Jazeera a Gaza da parte di Israele riflette il fatto che le potenze globali lasciano che il primo ministro Netanyahu agisca impunemente. Giornalisti, medici, bambini, tutti lottano per la propria vita...è la caduta dei principi universali".

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica