Guerra in Ucraina

"L'Ucraina ha usato le bombe a grappolo". Cosa può fare ora Putin

Funzionari ucraini al Washington Post hanno confermato l'impiego delle cluster munition girate nei giorni scorsi dagli Stati Uniti

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Prima un video diffuso sui social, poi la conferma in un articolo del Washington Post e del New York Times: l'esercito ucraino ha impiegato per la prima volta sul fronte le bombe a grappolo. Gli ordigni, tra i più controversi a livello internazionale per via delle conseguenze sul campo e ufficialmente messi al bando dall'Onu, fanno parte dell'ultimo pacchetto di aiuti militari Usa a Kiev. Il loro uso da parte ucraina potrebbe adesso generare una risposta da parte di Mosca.

Il primo raid tra le trincee

Le bombe a grappolo, note anche con il nome inglese di cluster munition o cluster bombs, hanno fatto la loro comparsa sul fronte ucraino nella regione di Donetsk. Così come riportato da diversi canali Telegram, sia ucraini che russi, l'esercito di Kiev le ha impiegate nella cittadina di Krasnohorivka. La località si trova all'interno della regione di Donetsk, in un'area molto delicata e dove i combattimenti tra ucraini e russi vanno avanti da mesi.

Qui i due eserciti sono ai ferri corti: da un lato le forze di Mosca provano ad avanzare per allargare il perimetro di sicurezza attorno la città di Donetsk, ex capitale dell'ex repubblica filorussa autoproclamata nel 2014. Dall'altro lato, gli ucraini provano sia a tamponare le incursioni russe che a prendere in mano l'iniziativa, contrattaccando nel tentativo di respingere i russi verso l'ex linea di contatto fissata con gli accordi di Minsk.

É quindi in questo contesto che le forze di Kiev hanno deciso per la prima volta di impiegare le bombe a grappolo. A confermalo sono stati funzionari ucraini al Washington Post, i quali hanno rivelato i raid sulle trincee russe non lontane da Krasnohorivka hanno colpito importanti postazioni dell'esercito di Mosca. Poco dopo, analoga conferma è arrivata anche dal New York Times, il quale si è avvalso della testimonianza di due funzionari statunitensi.

Nel video apparso sui social nel primo pomeriggio di oggi, si nota l'individuazione del bersaglio dall'alto mentre a terra alcuni soldati provano a mettersi al riparo. Poco dopo, i segni sul terreno e le continue esplosioni certificano l'uso di bombe a grappolo nell'area presa di mira dagli ucraini. Nel corso del bombardamento, così come riferito su diversi canali Telegram, sarebbe rimasto ucciso il blogger militare russo Mikhail Luchin. Quest'ultimo era gestore del canale Telegram Misha in Donbass, seguito da più di 23mila utenti.

I timori per una reazione russa

Da Kiev non sono arrivate specifiche conferme. Ma i video e le testimonianze rese sia dagli ucraini che dagli statunitensi sembrano confermare l'impiego delle cluster bomb. Ci si chiede adesso se la Russia risponderà o meno a quest'ultima azione. Nei giorni scorsi il presidenteVladimir Putin era stato chiaro in tal senso. "La Russia - aveva dichiarato - ha scorte sufficienti di cluster bombs e siamo pronti a usarle".

Con la conferma dell'impiego delle bombe a grappolo da parte ucraina, è quindi possibile ipotizzare la stessa mossa da parte di Mosca. Del resto, le cluster bombs sono tra le armi più controverse apparse fino a oggi in Ucraina. Il loro uso non può che generare una risposta da parte avversaria. Kiev dal canto suo è stata molto netta nell'assicurare di voler utilizzare le bombe a grappolo unicamente contro obiettivi militare e unicamente sui campi di battaglia.

La Russia potrebbe fare altrettanto oppure continuare con i raid già effettuati nelle ultime ore tra Odessa e Mykolaiv, con l'intento di mettere pressione sia sull'esercito avversario che sulla popolazione civile ucraina.

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