In volo il supercaccia Su-57: la mossa di Mosca dietro ai raid in Ucraina

Il supercaccia che Mosca aveva atteso a schierare sollevando dubbi sull'efficacia del velivolo stealth di ultima generazione è entrato ufficialmente in azione in Ucraina

In volo il supercaccia Su-57: la mossa di Mosca dietro ai raid in Ucraina
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I caccia Su-57 delle Forze Aerospaziali russe sono ufficialmente entrati in azione nei cieli ucraini e hanno preso parte alle operazioni di bombardamento di questi giorni come risposto alle operazioni offensive ucraine nel settore di Kursk. A confermarlo è un bollettino ufficiale rilasciato dalla Forze Armate di Kiev riguardante i bombardamenti di lunedì mattina 26 agosto.

Sarebbe stato proprio uno di questi caccia multiruolo di 5ª generazione a lanciare missili aria-superficie a guida laser del tipo Kh38. Un impiego "insolito" per un velivolo sviluppato essenzialmente per garantire la supremazia/superiorità aerea, e solo in secondo luogo per condurre missioni di bombardamento in territorio ostile grazie alle sue capacità stealth.

Considerato come il più moderno caccia dell'arsenale aeronautico russo, il Su-57 è dotato di tecnologia stealth avanzata ed è stato sviluppato per offrire la massima manovrabilità. Qualità che deve consentirgli un'elevata efficacia in missioni per il mantenimento della superiorità aerea come negli attacchi di precisione al suolo. È considerato come un "pari livello" del caccia multiruolo F-35 Joint Strike Fighter. Anche se non ci sono state molte occasioni per vederlo all'opera e fare dei reali confronti.

Lo scorso 6 giugno le autorità militari ucraine avevano annunciato la distruzione di un Sukhoi Su-57 russo, caccia di ultima generazione con capacità stealth integrato delle tecnologie all'avanguardia che Mosca aveva atteso a schierare in prima linea. Il supercaccia russo sarebbe stato distrutto con un'arma a lungo raggio. La notizia dell'eliminazione di caccia russo di ultima generazione Su-57, codice identificativo Nato "Felon" (fellone, ndr), era stata annunciata dall'intelligence militare ucraina che riportava: "un caccia multiruolo Su-57 dello Stato aggressore" era stato riportato come "colpito sul territorio dell'aeroporto di Akhtubinsk, nella regione di Astrakhan, nella Federazione Russa". La base aerea russa si trova a 589 chilometri dalla "linea di combattimento".

L'iniziale assenza del supercaccia russo Su-57 nel conflitto ucraino aveva sollevato diversi dubbi, sebbene le fonti russe avessero riportato il suo schieramento "nella tarda primavera del 2022".

Questo modello di caccia, schierato durante la crisi siriana dove ha ricevuto il battesimo del fuoco, è sempre stato dislocato al di fuori dal confine ucraino, e in passato avrebbe già condotto operazioni di bombardamento impiegando missili ipersonici R-37M Vympel per "distruggere a terra" l'esigua flotta di Sukhoi Su-27

della Forza Aerea Ucraina. Che non ha mai cessato di esistere e che proprio ieri ha reclamato l'abbattimento di un missile da crociera russo con uno dei nuovi caccia multiruolo F-16 Fighting Falcon inviati dalla Nato.

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