Guerra in Ucraina

"Prima via le truppe russe": l'altolà di Kiev sul viaggio di Xi

Il segretario del Consiglio nazionale di difesa ucraino, Oleksiy Danilov, ha chiarito che Kiev esaminerà le proposte cinesi di pace solo con il ritiro delle truppe russe dal proprio territorio. Il messaggio diffuso nel giorno dell'arrivo a Mosca di Xi

"Prima via le truppe russe": l'altolà di Kiev sul viaggio di Xi
Tabella dei contenuti

Mentre a Mosca stava per atterrare l'aereo con a bordo il presidente cinese Xi Jinping, impegnato nella sua prima visita al Cremlino dall'inizio della guerra in Ucraina, a Kiev i vertici ucraini sono intervenuti nuovamente sul piano di pace proposto proprio da Pechino nei giorni scorsi.

A parlare, in particolare, è stato il segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa dell'Ucraina, Oleksiy Danilov. Punto fermo del suo discorso e della posizione di Kiev, è il ritiro russo dalle aree occupate. Una sorta di “condicio sine qua non” per avviare eventuali trattative diplomatiche.

Le dichiarazioni di Danilov

Il segretario del Consilio nazionale di difesa ucraino ha scelto Twitter per esprimere le proprie considerazioni sul bilaterale tra Russia e Cina. "La formula per attuare con successo il "Piano di pace" della Cina. Il primo e principale punto è la capitolazione o il ritiro delle truppe di occupazione russe dal territorio ucraino - si legge nel post pubblicato questa mattina - in conformità con le norme del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite".

Il riferimento di Danilov è al piano, presentato dalla diplomazia cinese nel giorno del primo anniversario della guerra, per giungere a una soluzione diplomatica della crisi tra Mosca e Kiev. Con le sue parole, espressione probabilmente del pensiero dell'intera squadra del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Danilov ha quindi voluto mettere in chiaro un concetto: prima di analizzare punto per punto il programma cinese, alla luce del viaggio di Xi Jinping a Mosca, è necessario ribadire la volontà dell'Ucraina di tornare a esercitare la sua sovranità in ogni parte del suo territorio.

Da qui il riferimento al ritiro delle truppe russe. Da attuare, come sottinteso nel messaggio del collaboratore di Zelensky, o con il ritiro dei russi o con l'avanzata ucraina nelle zone occupate. "Tutto questo al fine - si legge ancora nel post su Twitter di Danilov - di ripristinare la sovranità, l'indipendenza e l'integrità territoriale".

I rapporti tra Kiev e Pechino

Il messaggio del segretario del Consiglio di difesa è arrivato in ore cruciali per la diplomazia internazionale. Se da un lato Xi Jinping, con la sua visita iniziata oggi a Mosca (e che si svolgerà nell'arco di tre giorni), ha lasciato intendere di non voler isolare la Russia, dall'altro però subito dopo gli incontri al Cremlino il presidente cinese terrà un colloquio telefonico con Zelensky. Il primo da quando è scoppiato il conflitto.

Chiaro quindi come l'intento del governo di Pechino sia quello di ergersi come potenza mediatrice tra le due parti. L'Ucraina guarderà quindi con interesse tanto agli incontri di Xi con Putin, quanto alle parole che il leader cinese scambierà con il presidente ucraino. Ma per sedersi a un tavolo ed esaminare le 12 proposte del piano di pace proposto da Pechino, la prima richiesta di Kiev rimane la stessa: vedere fuori dal proprio territorio le truppe russe.

Un concetto ribadito anche dal portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko.

"L'Ucraina sta seguendo da vicino la visita del presidente cinese in Russia - ha dichiarato - Ci aspettiamo che Pechino usi la sua influenza su Mosca per porre fine alla guerra aggressiva contro l'Ucraina".

Commenti