Guerra in Ucraina

Offensiva e controffensiva: cosa succede sulla strada per Mariupol

La Russia ha fatto sapere di aver sventato un'importante offensiva ucraina nel sud ovest di Donetsk mentre Kiev, che dichiara di aver guadagnato terreno intorno a Bakhmut, ha accusato Mosca di diffondere menzogne

Offensiva e controffensiva: cosa succede sulla strada per Mariupol
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La Russia ha annunciato di aver respinto un "attacco su larga scala" nel Donbass e di aver così stroncato la famigerata controffensiva imbastita dall’Ucraina. Kiev ha definito "delirante" la versione del Cremlino, spiegando che le grandi manovre militari non sono ancora iniziate. Accanto alla guerra tradizionale combattuta con proiettili e missili, continua dunque, incessante, ad andare avanti anche un’estenuante guerra d’informazione tra i due schieramenti.

La versione di Mosca

Nel suo bollettino quotidiano, il ministero della Difesa russo ha fatto sapere che almeno 880 soldati ucraini sono stati uccisi nelle ultime 24 ore. Gli uomini di Volodymyr Zelensky avrebbero inoltre visto fallire una "offensiva su larga scala" nel sud della regione di Donetsk, in direzione di quella di Zaporizhzhia.

Stando alla versione della Federazione russa, le forze armate ucraine avrebbero dato inizio alla tanto attesa offensiva primaverile per la riconquista dei territori occupati dalle forze russe, e Mosca sarebbe riuscita ad arginarne la prima ondata.

Scendendo nei dettagli, gli ucraini avrebbero attaccato le linee avanzate russe con forze ingenti nell'area di Velyka Novosilka - una sezione del fronte dove le difese russe sono ritenute relativamente vulnerabili - utilizzando ben sei battaglioni meccanizzati e due battaglioni di carri armati. Sempre stando a quanto dichiarato dal ministero della Difesa russo, artiglieria e campi minati avrebbero inflitto perdite significative alle forze ucraine, bloccandone l'avanzata. Ciò nonostante, le forze ucraine sarebbero riuscite a impadronirsi di due piccoli insediamenti lungo la linea di contatto, Neskuchne e Novadarivka.

"Il nemico voleva sfondare le nostre difese in quella che riteneva la parte più vulnerabile del fronte, ma non ha avuto successo", ha tuttavia riferito il portavoce della Difesa russa, Igor Konashenkov, aggiungendo che nell'operazione sono stati uccisi 250 soldati ucraini e distrutti 16 carri armati, tre veicoli da combattimento di fanteria e 21 veicoli corazzati. Secondo Mosca, Valery Gerasimov, il capo di stato maggiore russo, sarebbe stato vicino alla linea del fronte quando l'attacco è stato respinto.

La smentita di Kiev

Come detto, l'Ucraina ha rispedito al mittente questa ricostruzione. Il portavoce del raggruppamento orientale delle forze armate di Kiev, Serhiy Cherevatyi, ha dichiarato al Washington Post che il governo ucraino non avrebbe dato il via a nessuna controffensiva. "In realtà, quando inizierà, tutti lo sapranno", ha affermato lo stesso Cherevatyi, lasciando intendere che gli attacchi riferiti da Mosca non sarebbero altro che piccoli contrattacchi locali.

Il comandante delle forze di terra ucraine, Oleksandr Syrsky, ha detto che le forze ucraine hanno continuato ad "andare avanti" vicino alla città di Bakhmut, nel nord di Donetsk, senza però fare commenti sulla controffensiva. Allo stesso tempo, l'artiglieria starebbe colpendo obiettivi a Soledar. Gli ultimi attacchi di Kiev, in ogni caso, sembrano andare verso Volnovakha, che porta dritta a Mariupol.

Il rapporto quotidiano dello stato maggiore ucraino si è soltanto limitato a spiegare che ci sono stati 29 scontri nelle regioni di Donetsk e Lugansk dell'Ucraina orientale, mentre il Centro ucraino per le comunicazioni strategiche non ha affrontato direttamente la dichiarazione russa ma ha affermato, senza fornire prove, che la Russia avrebbe cercato di diffondere bugie. Ma le azioni offensive sono proseguite, con successo, anche sul fronte di Bakhmut. "Il settore Bakhmut rimane l'epicentro delle ostilità. Stiamo avanzando su un fronte abbastanza ampio. Stiamo ottenendo successi", si legge in un comunicato del vice ministro della Difesa ucraino Hanna Maliar pubblicato su Telegram.

Il giallo sulla controffensiva ucraina

Le comunicazioni che arrivano sia da Mosca che da Kiev rispetto all'andamento delle operazioni militari non sono verificabili in modo indipendente.

L'Ucraina ha sempre detto che non annuncerà in anticipo l'avvio della controffensiva estiva, chiedendo cautela rispetto a ogni notizia in questo senso. Dal canto loro, le milizie filorusse appoggiato da Mosca in Donbass e i blogger militari russi hanno ammesso che le forze ucraine hanno ottenuto successi in almeno un punto nel sud ovest di Donetsk. I funzionari ucraini non hanno fatto commenti e hanno sottolineato la necessità di mantenere il segreto sulle operazioni degli ultimi giorni.

Alcune fonti militari occidentali, intanto, hanno spiegato ad Abc News che la controffensiva ucraina "sta prendendo forma", con gruppi di combattimento, ben addestrati e ben equipaggiati, in "aree di raccolta" vicine alla linea del fronte, in grado di lanciare un attacco concentrato contro le posizioni russe in un periodo di tempo relativamente breve. Kiev avrebbe già intensificato le sue operazioni offensive, sia all'interno dei suoi confini che in Russia, nel tentativo di creare delle condizioni più favorevoli prima della largamente attesa controffensiva.

Le attuali operazioni fanno parte fanno parte di "un piano più ampio" che porterà eventualmente alla grande offensiva, come ha detto un comandante ucraino in un'intervista all'emittente Usa. Ma, avvisano le fonti occidentali, anche se Kiev ora ha armi ed equipaggiamento necessari, per un attacco in grande scala potrebbero essere ancora necessarie "settimane".

Al momento, le forze ucraine sembrano impegnate in operazione di preparazione, non solo sui campi di battaglia, tese a destabilizzare il Cremlino e la Russia per creare le condizioni ottimali per la controffensiva, concludono.

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