Ucraina, raid russi su Odessa. Zelensky: "Presenterò ddl anticorruzione"

Continuano i negoziati tra Mosca e Kiev, il Cremlino è favorevole a uno scambio di 1.200 prigionieri per parte

Ucraina, raid russi su Odessa. Zelensky: "Presenterò ddl anticorruzione"
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Continua la guerra in Ucraina. Le Forze armate russe hanno lanciato nella notte un'ondata di attacchi aerei su diverse città ucraine, colpendo in particolare Odessa e Cerkasy. Secondo le autorità locali e i servizi di emergenza, i bombardamenti hanno causato gravi danni a infrastrutture civili e architettoniche, ferendo almeno sette persone, tra cui un bambino.

A Odessa, i droni d'attacco hanno provocato incendi diffusi e distruzioni nel centro urbano. È stato colpito anche il mercato Privoz, simbolo storico della città. Danni significativi sono stati segnalati anche a monumenti architettonici del centro storico, posto sotto la protezione dell'Unesco.

L'Ue: "Bene Zelensky sull'anticorruzione"

L'Unione europea ha accolto favorevolmente l'impegno del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a proporre una nuova legge sull'indipendenza delle agenzie anticorruzione. "Abbiamo visto che il governo ucraino ha intrapreso un'azione," ha dichiarato un portavoce della Commissione Ue durante il briefing giornaliero con la stampa, aggiungendo che l'Ue "accoglie positivamente" l'iniziativa e continua a cooperare con Kiev per "garantire che le preoccupazioni riguardanti la lotta alla corruzione, che rappresenta una priorità estremamente importante sia per noi che per l'Ucraina, vengano affrontate in modo adeguato". Negli ultimi due giorni sono esplose proteste a livello nazionale nelle città ucraine per protestare una serie di emendamenti con cui il Parlamento ucraino, appoggiato dal presidente, ha ridotto l'indipendenza dei due principali enti anticorruzione del Paese, riconducendoli sotto il controllo della presidenza. Anche i sostenitori europei dell'Ucraina hanno espresso perplessità, specie in vista dell'apertura del processo dell'adesione del Paese all'Ue, con la presidente dell'esecutivo Ue Ursula von der Leyen che ieri ha chiesto "spiegazioni" e manifestato la sua "grande preoccupazione" a Zelensky. In seguito alle proteste, il presidente ucraino ha annunciato in un video che avrebbe proposto una nuova legge per garantire l'indipendenza delle istituzioni anticorruzione e garantito lo stato di diritto nel Paese, cosa che ha fatto oggi. Il dossier è cruciale per l'eventuale allargamento dell'Ue all'Ucraina: il portavoce della Commissione ha sottolineato l'importanza di combattere la corruzione. "Ci aspettiamo che tutti i Paesi candidati, inclusa l'Ucraina, rispettino pienamente gli standard" in materia, ha aggiunto.

Zelensky: "Presenterò nuovo ddl su anticorruzione"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato la proposta di una nuova legge sugli organi anticorruzione, dopo le proteste scoppiate per le precedenti norme accusate di limitare l'indipendenza degli organismi di controllo. "Ho appena approvato il testo di un disegno di legge che garantisce un effettivo rafforzamento dello stato di diritto in Ucraina, l'indipendenza degli organi anticorruzione e una protezione affidabile dello stato di diritto da qualsiasi influenza o interferenza russa", ha scritto su X. "Il testo è ben bilanciato. Ancora più importante, include strumenti concreti, esclude qualsiasi legame con la Russia e sostiene l'indipendenza di Nabu e Sapo (le agenzie di controllo ucraine). Il disegno di legge sarà presentato oggi alla Verkhovna Rada dell'Ucraina. È importante mantenere l'unità. È importante preservare l'indipendenza. È importante rispettare la posizione di tutti gli ucraini e ringraziare tutti coloro che sostengono l'Ucraina", ha concluso.

Zelensky: "Mosca continua a rispondere con il terrore"

Mosca continua a rispondere "con il terrore" alle proposte di Kiev per un cessate il fuoco in Ucraina. Lo denuncia in un post su X Volodymyr Zelensky, dopo che i raid delle ultime ore su diverse località hanno fatto tre morti e una decina di feriti. "Ieri - scrive il presidente ucraino - durante l'incontro di Istanbul, è stata ribadita alla parte russa la proposta di un cessate il fuoco immediato e completo. In risposta, i droni russi hanno colpito edifici residenziali e il mercato di Pryvoz a Odessa, condomini a Cerkasy, infrastrutture energetiche nella regione di Kharkiv e una palestra universitaria a Zaporizhzhia. Anche le regioni di Donetsk, Sumy e Mykolaiv sono state colpite". Secondo Zelensky, negli ultimi raid "sono stati impiegati 103 droni d'attacco, per lo più "Shahed", e quattro missili". "Ogni notte, la Russia sceglie città e comunità da colpire con i suoi attacchi", accusa ancora il presidente ucraino, che dà conto di tre morti nella regione di Kharkiv e dieci feriti, tra cui un bambino di nove anni, a Cerkasy. "La Russia continua a terrorizzare e ostacolare la diplomazia, motivo per cui merita sanzioni su vasta scala, come i nostri attacchi alla sua logistica, alle sue basi militari e ai suoi impianti di produzione militare. Faremo ogni sforzo per garantire che la diplomazia funzioni. Ma è la Russia che deve porre fine a questa guerra, la guerra che ha iniziato lei stessa", conclude Zelensky.

Cremlino: "Colloqui con la delegazione di Kiev costruttive"

Le proposte della Russia per risolvere il conflitto in Ucraina, presentate durante il terzo round di colloqui con la delegazione di Kiev che si è tenuto ieri a Istanbul sono state specifiche e costruttive. Lo ha dichiarato il portavoce del presidente russo Dmitri Peskov. "L'agenda è costruttiva, concreta e mirata specificamente a un lavoro di sostanza che possa portare al raggiungimento di risultati concreti", ha detto ai giornalisti. Il Cremlino non si aspettava una svolta dal terzo round di colloqui con l'Ucraina, ha aggiunto il portavoce del Cremlino. Ha inoltre valutato positivamente la discussione di una serie di temi umanitari, nonché la proposta russa di creare gruppi di lavoro online. Peskov ha osservato che una discussione su un possibile vertice tra Russia e Ucraina sarà possibile una volta ultimati i lavori sostanziali. Ieri Mosca e Kiev hanno tenuto un terzo incontro a Istanbul, durato circa un'ora. Al termine dell'incontro, il presidente della delegazione russa, Vladimir Medinsky, ha dichiarato che tutti gli accordi umanitari del secondo round di colloqui sono stati rispettati.

Zelensky: "Nuovo scambio prigionieri, rientrate più di mille persone"

"Oggi si è svolta la nona fase dello scambio concordato a Istanbul. Difensori gravemente malati e feriti stanno tornando a casa. Ora possiamo condividere i dettagli: in tutte le fasi degli accordi recenti di Istanbul, siamo riusciti a riportare a casa oltre 1.000 dei nostri. Per mille famiglie, questo significa la gioia di riabbracciare i propri cari. Sono grato a tutti coloro che hanno contribuito a questo sforzo". Lo ha scritto su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "I combattenti rientrati oggi hanno difeso l'Ucraina in diversi settori del fronte. Molti di loro erano in prigionia da oltre tre anni. Ognuno riceverà il supporto e l’assistenza medica necessari", ha spiegato. "È importante che gli scambi continuino e che la nostra gente stia tornando a casa.Ringrazio tutti coloro che continuano a lavorare a questo compito fondamentale. Riportare indietro tutti i nostri è una priorità per lo Stato. E continueremo a fare tutto il possibile affinché ognuno dei nostri possa tornare dalla prigionia", ha aggiunto.

Usa approvano vendita armi a Kiev per 322 mln di dollari

Gli Stati Uniti hanno approvato la vendita di armi per la difesa aerea e veicoli corazzati all'Ucraina per 322 milioni di dollari. Lo ha annunciato il dipartimento di Stato.

Costa a Xi, Pechino usi sua influenza su Mosca per fermare aggressione

"Dobbiamo sostenere i valori fondamentali sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite, che celebra il suo ottantesimo anniversario, quali la sovranità, l'integrità territoriale e il rispetto dei confini riconosciuti a livello internazionale. In qualità di membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, invitiamo la Cina a esercitare la sua influenza sulla Russia affinché rispetti la Carta delle Nazioni Unite e ponga fine alla sua guerra di aggressione contro l'Ucraina". Così il presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa, nel corso dell'incontro a Pechino con il presidente cinese Xi Jinping, a cui ha partecipato anche la leader della Commissione Europea Ursula von der Leyen.

Trump, Ue pagherà 100% armi che daremo a Kiev

L'Unione europea pagherà "il 100% delle armi" che gli Stati Uniti destineranno all'Ucraina e poi le "consegnerà" a Kiev. Lo ha ricordato Donald Trump parlando a un evento a Washington sull'intelligenza artificiale, in riferimento all'accordo concluso nelle scorse settimane.

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