Guidonia I romeni: castrazione chimica per il «branco»

I bloggers romeni chiedono la castrazione chimica degli stupratori di Guidonia. È il dato più eclatante di un sondaggio svolto su internet dalla tv romena Realitatea, che ha rivolto ai propri spettatori la seguente domanda: «Che misure dovrebbe prendere lo Stato romeno contro gli stupratori e ladri all’estero?». Durissime molte risposte contro criminali che danneggiano l’immagine della Romania all’estero. Alcuni accolgono favorevolmente la proposta del ministro Roberto Calderoli di una castrazione chimica per gli stupratori, altri auspicano i lavori forzati. «Che siano castrati e poi condannati all’ergastolo», chiede un romeno, convinto che in carcere gli stupratori verrebbero a loro volta sottoposti a violenze sessuali. Un altro è del parere che andrebbero mandati a costruire autostrade in Romania. Un altro blogger propone come pena «i lavori forzati» o «la condanna a morte, seguita dall’invio dei loro organi in una banca». Un connazionale che lavora da anni in Occidente è convinto che i delinquenti fanno in Italia quello che facevamo prima anche in Romania. «Non è colpa dello Stato italiano se non hanno un posto di lavoro, non vanno all’estero per lavorare ma solo per fare soldi a tutti i costi», commenta il blogger, osservando: «Che c’è di più facile che rubare e uccidere? Gli italiani ne hanno abbastanza».
Cresce l’intolleranza dei romeni contro i loro connazionali criminali, cresce l’intolleranza degli italiani contro tutti i romeni, onesti o meno. Nella notte tra mercoledì e ieri una bomba carta è stata lanciata contro la saracinesca di una macelleria di proprietà di un cittadino rumeno, in via Toscana, a Villalba di Guidoni.

«Qui si respira una brutta aria da quando quella ragazza è stata stuprata ed io vorrei esprimere tutta la mia compassione per lei», dice il proprietarioAdrian Nikofor, da 12 anni in Italia. E intanto il gip di Tivoli ha convalidato il fermo per i quattro romeni del «branco» di Guidonia.

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