Forse a nessuno interesserà sapere che, qualche anno fa, mentre accompagnavo mio figlio a giocare una partita di calcio, all'uscita autostradale di Bolzaneto imboccai la rampa sbagliata e mi trovai, per una decina di metri, a percorrerla contromano. Me ne accorsi per fortuna in tempo per evitare disastri e, con una breve retromarcia, rimediai all'errore. Fortunatamente non ero il Presidente della Regione, non lo seppe nessuno e io me la cavai solo con un grosso spavento. A Claudio Burlando è capitato qualcosa di simile. Con la differenza che io me ne sono accorto in tempo per poter tornare indietro, lui no. E con la differenza che lui è il Presidente della Regione, io no.
Fin qui i fatti. E credo che a nessuno verrebbe in mente di individuare una responsabilità politica nell'aver sbagliato rampa. Perché è questa la colpa di Burlando. Tutto il resto è «fiction».
Qualunque persona di media, o anche solo mediocre, intelligenza può facilmente intuire che il Presidente della Regione non abbia bisogno di esibire la tessera di parlamentare per farsi riconoscere da due agenti della polizia stradale della regione da lui governata. (...)
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