La Borsa e i mercati finanziari in questo periodo non godono proprio di buona salute. Ma il guaio è che fanno ammalare i milanesi, al punto da finire in cura dagli psicologi. Da un mese sono sempre più numerosi coloro che ricorrono agli specialisti della psiche. Soffrono di «Money Disorder», un disturbo che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non affligge manager ed agenti di Borsa. Ad ammalarsi sono i cittadini comuni: impiegati, operai e lavoratori precari. La catastrofe finanziaria si trasforma in una castastrofe psicologica. A lanciare l’allarme è stato ieri l’Ordine degli Psicologi della Lombardia nel corso del convegno «La Psicologia risponde ai nuovi bisogni dei cittadini» con cui è stata inaugurata la «Settimana del Benessere Psicologico» che, iniziata ieri, durerà sino a sabato. E che offre la possibilità di un consulto gratuito (prenotabile al numero verde 800430400) da parte di 600 tra psicologi e psicoterapeuti. Ci si può rivolgere qualunque sia l’angoscia da tenere a bada. Quella da crac finanziario sembra un’impresa non da poco, se si pensa che a intervenire sono gli psicologi dell’emergenza: quegli esperti che abitualmente agiscono in presenza di catastrofi, come terremoti o inondazioni. Affrontano problemi post traumatici da stress cercando di arginare i disagi affinché non si trasformino in malattia mentale. Questi esperti più o meno da un mese sono chiamati ad affrontare i danni psicologici dello Tsunami finanziario.
«Con la crisi si profilano due tipi di problemi - spiega Molinari - quelli reali di chi ha perso denaro e quelli legati alla paura generata dai media». Gli esperti, spiega Molinari, hanno osservato un picco dei disturbi da stress legati ai cali in Borsa e alle difficoltà economiche generate dalla crisi.
«Ci nutriamo di notizie catastrofiche sul caos dell'economia mondiale - spiega Enrico Molinari, presidente dell’Ordina degli Psicologi della Lombardia -. E se i più positivi e creativi restano a galla, questi messaggi deprimono le persone predisposte».
«E precisamente - continua - con attacchi di panico, crisi d'ansia, depressione, rabbia, irritabilità, insonnia, e problemi dell'alimentazione». Per ora non si hanno tracce di tentati suicidi, ma il malessere è pesante. A soffrirne però non sono tanto i manager e gli agenti di borsa. Come mai? «Perché sono abituati - risponde il dottor Molinari - a gestire lo stress, e certi rischi fanno parte proprio della loro attività». Non sembrano, invece, riuscire a gestire, a livello psicologico, le preoccupazioni di carattere finanziario coloro che non si cimentano con la Grande Finanza. Sono le finanze personali a mandare in tilt i milanesi, soprattutto di coloro che hanno uno stipendio basso e precario. «Costoro - sottolinea il presidente dell'Ordine degli Psicologi della Lombardia - rientrano nella prima delle tre tipologie di questi nuovi pazienti angosciati dalla crisi economica. Sono quelle persone che vivono realmente sulla pelle i danni del crac finanziario e fanno fatica ad arrivare a fine mese. Fanno parte di un’altra tipologia, coloro che risentono psicologicamente di investimenti finanziari che hanno provocato perdite più o meno gravi. Appartengono alla terza tipologia, infine, coloro che soffrono a causa del bombardamento dei media sulla crisi finanziaria». Questi nuovi pazienti vanno a sommarsi ai centomila abitualmente in cura dagli psicologi di Milano. Se «le vittime» della catastrofe economica hanno in cima alle loro preoccupazioni il lavoro, seguito dai problemi finanziari personali (investimenti in Borsa, mutui, affitti), la graduatoria che affligge i pazienti abituali è diversa. Al primo posto ci sono i problemi familiari, al secondo i disturbi dell’umore, e solo al terzo quelli finanziari.
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