Hamilton-Raikkonen, rispunta la vecchia F1

BudapestA volte tornano. Dopo nove gare trasformate in un buco nell’acqua, la McLaren, condotta magistralmente da Lewis Hamilton, ha riassaporato la gioia della vittoria. E la Ferrari, spezzata a metà per l’incidente di Massa in qualificazione, ha ottenuto il miglior risultato della stagione con il secondo posto di Kimi Raikkonen. Dedicato dal Cavallino al brasiliano infortunato. Ma proprio nel giorno in cui le grandi squadre si sono rivitalizzate, la Renault, che stava andando forte e aveva guidato la corsa per 11 giri con Alonso, è stata colpita da una clamorosa decisione dei giudici sportivi che l’hanno esclusa dalla prossima gara (a Valencia in casa del due volte campione del mondo spagnolo) perché la vettura ha perso una ruota in pista. Fernando aveva infatti appena completato il suo pit-stop dopo essere stato al comando del GP d’Ungheria, quando al rientro nel circuito è stato visto rallentare vistosamente. Prima si è staccato il copricerchio, quindi alla nona curva anche tutta la gomma anteriore destra, che è rotolata pericolosamente verso l’esterno, senza provocare fortunatamente danni a cose o persone. L’episodio ha suscitato paura dopo quello della molla che ha colpito Massa e soprattutto dopo la morte del giovane Henry Surtees in F2 la scorsa settimana a causa di una ruota staccata che lo ha colpito sul casco. I giudici sportivi, guidati da quel Mahammed Ben Sulayem (ex rallista, vicepresidente Fia per lo sport), fedelissimo di Mosley, hanno usato il pugno di ferro, soddisfatti anche per avere punito una squadra Fota. La sicurezza è una cosa molto seria, ma certe decisioni lasciano stupefatti. La Renault ha presentato appello.
Questa incredibile vicenda non deve però annullare l’attenzione su una gara tesa e spettacolare. Era dall’ultima corsa del 2008 che non si vedevano il team inglese e la squadra italiana al vertice. Hamilton non tagliava per primo il traguardo dal GP della Cina dello scorso anno e ha così ottenuto il suo decimo successo in F1 in 45 gare sinora disputate. Il modo migliore per cancellare un periodo pessimo di grande delusione, visto che in questo campionato per vari motivi non era riuscito ancora a salire nemmeno sul podio.
Il risultato inedito che per ora ha posto fine al dominio della Brawn GP e alla rincorsa della Red Bull, ha diverse motivazioni. La McLaren ha fatto notevoli progressi, cambiando in continuazione le sue macchine. La Ferrari ha centrato il piazzamento per la bella prova di Raikkonen e per la costanza di rendimento in corsa, disputata senza errori; Hamilton deve anche ringraziare il Kers che gli ha permesso di prendere una fantastica partenza e di effettuare all’inizio sorpassi decisivi. Questa è stata anche la prima affermazione di una vettura con il sistema di recupero d’energia. Che il prossimo anno verrà abolito...
«È una sensazione incredibile - ha detto Hamilton - ritrovare il successo dopo tanto tempo, un periodo terribile per me e per la squadra. Onestamente non mi aspettavo di vincere ma avevo già avuto la possibilità di fare un gran risultato a Montecarlo e al Nurburgring. Approfitto dell’occasione per fare i miei auguri a Felipe e fargli sapere che ci manca. Lo aspettiamo». Raikkonen, intanto, ha visto il bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto: «Risultato importante, in un weekend difficile, dopo quello che è successo. Il secondo posto mi fa piacere ma io corro sempre per vincere».


Soddisfatto invece Mark Webber, terzo, anche se due incomodi gli hanno tolto punti preziosi. Ora l’australiano della Red Bull è alle spalle di Button, staccato di soli 18,5 punti, ma davanti a Vettel, costretto al ritiro.

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