In un mondo sempre più digitalizzato come quello moderno, non c'è gesto più naturale e scontato che avviare un PC o un notebook e veder comparire il logo di Windows. Il sistema operativo creato da Microsoft, azienda nata dall'immaginazione e dal genio di Bill Gates e Paul Allen è giunto oggi alla sua undicesima versione. Windows 11, infatti, è il sistema operativo dei computer attualmente sul mercato, con una potenza e una ricchezza di prestazioni che riescono a rivaleggiare se non proprio a primeggiare sul concorrente Apple. Tuttavia il sistema operativo che conosciamo oggi è solo il risultato di numerosi cambiamenti, modifiche e rivisitazioni, che affondano le loro radici in un giorno di quaranta anni fa.
Il 20 novembre 1985, infatti, sul mercato veniva lanciato a un prezzo di 99 dollari Windows 1.0, il primo sistema grafico che avrebbe finito col rivoluzionare il mondo dell'informatica prima e del digitale poi. In realtà Bill Gates aveva già annunciato e presentato il suo sistema operativo rivoluzionario nel 1983, ma la messa in vendita subì non pochi ritardi, al punto che molti esperti del settore cominciarono a sospettare che quello del sistema operativo grafico fosse solo fumo negli occhi, un'ambizione che non avrebbe trovato nessuna applicazione nella vita reale. Microsoft, però, era determinata a dimostrare quanto il progetto di Windows, iniziato nel 1981, fosse destinato al successo.
Negli anni Ottanta, Microsoft era già un colosso del mondo tecnologico e informatico grazie al cosiddetto MS-DOS (acronimo che sta per Microsoft Disk Operating System), un sistema operativo monotask. La sua caratteristica era la sua iconica interfaccia a riga di comando, mentre la prestazione era quella di permettere a un solo utente per volta di poter usare un solo programma o software. Nonostante oggi questo tipo di lavoro appaia obsoleto e lento, negli anni Ottanta l'MS-DOS venne caricato sui PC Ibm diventando di fatto il leader del settore. L'MS-DOS, però, presentava non poche limitazioni. Non solo non c'era alcuna possibilità di utilizzare il multitasking, ma anche il limite di lavorare solo a 16bit e con una RAM che "consumava" 640 KB di memoria. Questo faceva sì che il sistema, alla lunga, risultasse instabile e inaffidabile. Proprio per questo, Microsoft decise di iniziare da capo con un nuovo sistema operativo e questa decisione portò alla nascita di Windows 1.0.
Mandata in pensione l'interfaccia a riga di comando, Windows 1.0 attirò subito l'attenzione per il suo ambiente grafico molto più intuitivo e facile da usare. Un sistema, quello di Windows, che si rendeva anche più "democratico", perché si avvicinava anche a chi non conosceva il linguaggio informatico né era necessariamente una persona il cui lavoro era strettamente legato con l'uso del PC. La prima versione di Windows, inoltre, aveva già al suo interno alcune applicazioni che persistono ancora oggi, sebbene in versione migliorata. Come il Blocco Note, la calcolatrice e il Paintbrush. Vennero introdotte anche Write (che possiamo considerare un antenato di Word) e il Cardfile, una specie di archivio digitale. Con l'introduzione di Windows 1.0 si diffuse anche l'uso del mouse. L'utente poteva interagire con il sistema operativo muovendo il mouse e stimolando gli effetti grafici presenti sul desktop, senza doversi necessariamente limitare a digitare comandi di testo come invece avveniva con l'MS-DOS. Windows 1.0 portò anche al tanto ricercato multitasking, con la creazione di "finestre" sovrapponibili che diedero il nome al sistema operativo (windows, infatti, significa finestre) e apparirono anche nel logo. Inoltre il nuovo sistema operativo conquistò anche una API (Application Programming Interface) stabile, che permetteva a software e applicazioni di comunicare e permettere il passaggio dei dati senza nessun crash o blocco del sistema. Tra le caratteristiche c'era anche l'uso di due unità floppy disk - i dischetti che hanno preceduto i CD-ROM -e una RAM di 192 KB. Non appena Windows 1.0 venne lanciato sul mercato, le prime reazioni furono di scetticismo. Da una parte sembrava che la realizzazione di questo specifico sistema operativo avesse costi accessori troppo alti per caratteristiche che i "conservatori" ritenevano inutile.
Dall'altra c'era il sospetto che la prima versione di Windows non fosse in grado di mettere in atto tutto ciò che prometteva. Alla lunga, però, la scommessa di Microsoft si è rivelata molto più che vincente e quaranta anni dopo quel primo lancio, Windows è ancora il re indiscusso del mondo informatico.