da Milano
Multiutility, da lunedì si apre una settimana decisiva. Hera dovrà infatti scegliere tra Iride e Acea il partner con cui avviare trattative in esclusiva, oppure optare per unalleanza fra tutte e tre le società energetiche.
Appunto lunedì è in programma il cda della multiutility di Bologna, mentre da martedì il presidente, Tomaso Tommasi di Vignano, inizierà la girandola di incontri separati a Torino con i vertici di Iride e a Roma con quelli di Acea per sondare il terreno e trarre le conclusioni in vista della riunione del patto di sindacato di Hera il 31 luglio, dalla quale uscirà il verdetto definitivo. «Al momento tutte le opzioni restano aperte, anche se è noto che la gran parte dei soci pubblici di Hera, in particolare dellarea romagnola, è per unaggregazione con Iride, mentre a sponsorizzare laccordo con Acea sono solo Bologna e qualche altro grosso comune, come Ferrara», dice allagenzia Reuters una fonte vicina al dossier.
In realtà, il patto di sindacato che controlla il 58% del capitale di Hera, nella riunione dello scorso 18 luglio era già pronto a dare mandato al cda per un negoziato con il polo dellenergia di Torino e Genova, ma la decisione è stata rinviata dopo che il presidente di Acea, Fabiano Fabiani, in una lettera indirizzata ai vertici di Hera ha caldeggiato lutilità di una aggregazione fra le ex municipalizzate di Bologna e Roma.
In Borsa guadagnano Hera (più 1,57%) e Iride (più 0,78%), mentre Acea ha perso lo 0,49 per cento.