«Ho ammazzato un vigile, ti do 200mila euro se mi copri»

Subito dopo l’omicidio del vigile di quartiere Savarino e poco prima di partire per l’Ungheria, lo slavo Goico Jovanovich telefona alla 40enne milanese che gli fa da prestanome e a cui da ottobre ha intestato il Bmw X5 con cui ha appena investito il ghisa. «Se nei guai, con la tua macchina hanno commesso un omicidio, ti do 200 mila euro se mi copri» le propone. Ma la donna - Barbara B., definita dagli inquirenti «una sbandata» - rifiuterà l’offerta e, nella notte, interrogata dalla polizia locale, collaborerà con le indagini per la ricerca dell’assassino in fuga.
Questo quanto emerge dal testo delle intercettazioni riportato sull’ordinanza di custodia cautelare emessa dall Procura di Milano a carico della slavo 24enne arrestato sabato al confine tra Ungheria e Serbia, mentre era diretto all’aeroporto di Belgrado.

Il fuggitivo, infatti, era diretto a Rio De Janeiro. «Lì non ti rintracciano con facilità» avrebbe detto Jovanovich chiamando una delle sorelle.
Lo slavo sarà estradato in Italia domani. E slitta l’autopsia (e anche i funerali) di Savarino.

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